“Nessuno dei dipendenti della Province da ricollocare verrà licenziato, nè perderà lo stipendio ma un conto è pagare qualcuno in base a una prestazione lavorativa, un altro dare uno stipendio per non fare nulla”. Il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta, intervistato da Qn, solleva il problema della professionalità. “Diciamo che 8mila persone che lavoravano ai servizi per l’impiego verranno trasferiti all’Agenzia nazionale per il lavoro, mentre 2/3mila vigili continueranno a fare quello che hanno sempre fatto con un altro capo”.
Province: Baretta: “Bisogna prima definire le competenze”
Ne restano 10mila, e “un conto è spostare un dipendente della Provincia in Regione con le stesse identiche funzioni, un altro è cercare un lavoratore con competenze molto specifiche”. Baretta spiega che “bisogna prima definire le competenze che verranno trasferite dalle Province alle Regioni e risolvere il nodo risorse, perchè gli enti che ricevono le persone vorrebbero avere in dote anche risorse finanziarie. Ma non ci sono a causa dei tagli”. Il governo, quindi, deve correre ai ripari: “È nostro dovere accelerare per tamponare i ritardi che, ahimè, ci sono. Il primo passo è stato fatto. A Province e città metropolitane abbiamo allentato il patto di stabilità, garantito mutui agevolati e dato comunque la possibilità di assumere i precari”.