Una multa per farsi dichiarare decaduto e poter correre alle regionali di maggio. Questo, l’espediente di Francesco Alfieri, sindaco Pd di Agropoli, per aggirare una legge voluta dal governatore Stefano Caldoro che vieta la corsa in regione ai primi cittadini dei comuni aventi una popolazione superiore ai 5 mila abitanti.
Una multa per divieto di sosta
Alfieri si è fatto comminare dai vigili di Agropoli una multa per divieto di sosta, aprendo un contenzioso con il comune da lui amministrato. Il 12 marzo si riunirà il consiglio comunale e Alfieri potrebbe essere dichiarato decaduto perché incompatibile con la poltrona di sindaco. Il tutto, dunque, avverrebbe entro il 29 aprile, ultimo termine previsto per le dimissioni.
In questa maniera, quindi, giunta e consiglio comunale rimarrebbero ancora in piedi sotto la reggenza del vicesindaco Adamo Coppola, senza il commissariamento del comune sino alle elezioni amministrative del 2016. “Si tratta di un escamotage per evitare i danni che deriverebbero dal commissariamento dell’Ente, per un anno” ha spiegato al quotidiano La città di Salerno il sindaco Alfieri, che ha aggiunto:”Non è solo una mia decisione, ma c’è una forte spinta popolare, che vuole che io vada ad occupare un posto alla Regione per risolvere i tanti problemi che ci sono sul territorio”.
D’accordo sia la maggioranza sia l’opposizione
Come sottolinea il Fatto Quotidiano, la decisione di Alfieri, eletto per la prima volta nel 2007 e riconfermato nel 2012 con l’89% dei voti al primo turno, mette d’accordo tutti, maggioranza ed opposizione. “Siamo orgogliosi di aver trovato questo scudo a un sopruso” ha affermato il capogruppo del Partito Democratico in consiglio Ferdinando Farro, a cui fa eco anche Pasquale Di Luccio, già candidato a sindaco nel 2012 col supporto del Popolo della Libertà, che ha dichiarato: “La legge fatta da Caldoro è un modo per impedire la presenza dei sindaci in consiglio regionale, soprattutto per quelli che possono vantare parecchi consensi.”
Nel frattempo, la coalizione di centrosinistra prende forma
Intanto, mentre ieri il Partito Democratico è stato impegnato con le primarie per il candidato sindaco dei comuni di Marigliano, Pomigliano d’Arco e Giugliano in Campania, a Napoli, oggi, la coalizione che sosterrà De Luca alle regionali si è allargata. Come riferisce Il Mattino di Napoli, oltre che dai Dem, l’ormai ex sindaco di Salerno sarà appoggiato anche dal Partito Socialista Italiano, dai Verdi, da Centro Democratico, dall’Italia dei Valori, dai Repubblicani e dalla lista Campania in rete, che sintetizza anime del Cdu, Autonomia Sud e Alleanza per l’Italia.
Inoltre, ricorda il giornale napoletano, la segretaria regionale del partito di Renzi Assunta Tartaglione, che ha incontrato De Luca nella sede del Pd Campania questa mattina, ha conferito all’ex viceministro il “mandato esplorativo” per verificare una ulteriore possibile estensione della coalizione. Fatto che, tuttavia, appare sostanzialmente difficile dopo le bocciature da parte del segretario di Scelta Civica Enrico Zanetti e del leader di Sinistra Ecologia Libertà Nichi Vendola, che sabato scorso ha parlato di “obiezioni insuperabili alla candidatura” dell’ex primo cittadino salernitano.