Alla fine divorzio è stato. Matteo Salvini ha espulso Flavio Tosi dalla Lega. “Sono costretto a prendere atto delle sue decisioni”. “Dispiace – afferma il leader del Carroccio in una nota – che da settimane Flavio Tosi abbia scelto di mettere in difficoltà la Lega e il governatore di una delle regioni più efficienti d’Europa. Ho provato mediazioni di ogni tipo, ma purtroppo, ricevendo solo dei no, sono costretto a prendere atto delle decisioni di Tosi e quindi della sua decadenza da militante e da segretario della Liga Veneta – Lega Nord”. “Se insisterà nel volersi candidare contro Zaia, magari insieme ad Alfano e a Passera, per aiutare la sinistra, penso che ben pochi lo seguiranno. Non si può lavorare per un partito alternativo alla Lega, non si possono – spiega Salvini – alimentare beghe, correnti o fazioni. Da domani basta chiacchiere, e si lavora con tutte le sezioni e tutti i gli iscritti, che contiamo di raddoppiare in fretta per riconfermare il buon governo di Luca Zaia. Ovviamente – conclude – le liste per il Veneto saranno fatte solo dai Veneti, dal commissario Gianpaolo Dozzo (uno dei padri della Liga Veneta, iscritto dall’83) e da tutti i segretari del territorio veneto. Senza rancore e facendo gli auguri a Flavio Tosi, saranno i Veneti a decidere”.
Le reazioni
“La buona notizia è che si mette la parola fine a beghe e polemiche incomprensibili che sono durate fin troppo. Resta l’amarezza per come è andata a finire, ma ora si deve voltare pagina”. Così il governatore del Veneto, Luca Zaia. “Salvini mente sapendo di mentire. Mai avrei pensato di vedere in Lega il peggio della peggior politica. Un Caino che si traveste da Abele”. Così Flavio Tosi commenta la sua esclusione dalla Lega.
Il giallo della lettera
Secondo quanto affermano fonti parlamentari leghiste, il sindaco di Verona e segretario della Liga Veneta, Flavio Tosi, aveva scritto al segretario della Lega, Matteo Salvini, proponendogli un accordo, nero su bianco. Nel testo vi sarebbe stato il via libera di Tosi su alcune delle condizioni poste nell’ambito del comitato di disciplina e garanzia della Lega, presieduto da Umberto Bossi. Da Verona avevano però smentito che quel documento fosse mai stato scritto. “Non c’è nessuna lettera – assicura il portavoce di Tosi, Roberto Bolis – sono voci messe in giro ma prive di qualsiasi fondamento. Tosi non ha inviato alcuna missiva o mail a Salvini”.
L’eventuale corsa a tre
L’allontanamento di Tosi dal Carroccio potrebbe portare alla sua candidatura alla presidenza del Veneto. La corsa a tre, come già anticipato, rischierebbe di favorire la Moretti, candidata del centrosinistra, che dal canto suo dichiara: “Comunque vada, il centrosinistra vincerà: i veneti vogliono cambiare”.
Tosi non esclude sua candidatura
“E’ chiaro che c’era un disegno: quello di cacciarci dalla Lega. A questo punto penso che la strada maestra possa essere la candidatura di Flavio Tosi alle Regionali in Veneto”. Cosi’ Fabio Venturi, coordinatore della Fondazione ‘Ricostruiamo il Paese’, creata dal sindaco di Verona per attrarre l’elettorato moderato di centrodestra.
Ncd ed Ap corteggiano Tosi
Secondo fonti parlamentari , il sindaco di Verona potrebbe incontrare oggi a Roma il segretario di Ncd Angelino Alfano. Ncd da tempo corteggia Tosi. “Se si candida, corriamo con lui in Veneto” ha dichiarato Quagliariello. Da Area popolare, Nunzia De Girolamo, si unisce al coro di avances destinate al segretario della Liga Veneta: “Se, come sembra, Tosi dovesse uscire dalla Lega, guardiamo a lui con interesse”. Il corteggiamento di Ncd a Tosi è malvisto dalla Lega. A dimostrazione di ciò il leader della Lega Matteo Salvini ha pubblicato su Twitter un manifesto di Ncd che annuncia una iniziativa a Palermo del marzo di un anno fa con la scritta «#insieme con Angelino Alfano accanto a dei cassonetti della spazzatura. Il commento di Salvini?: “Che triste fine”.
Che triste fine… #Salvini #Lega @matteosalvinimi pic.twitter.com/lGIz31wGyO
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 10 Marzo 2015