Vitalizi, Bianco (ex DC) “Se me lo diminuiscono devo andare alla mensa dei poveri”
Incredibile apologia dei vitalizi per deputati e senatori da parte di Gerardo Bianco, presidente dell’Associazione ex parlamentari: l’ex esponente della Democrazia Cristiana infatti, ai microfoni della trasmissione “24 Mattino”, condotta da Alessandro Milan su Radio 24, non usa mezzi termini per difendere la necessità che ai parlamentari non venga tolto nemmeno un centesimo agli attuali vitalizi: “Il vitalizio medio di un parlamentare è di 3500 euro. Sono persone di oltre 70 anni. Se me lo diminuissero dovrei andare alla mensa di Sant’Eustachio per soddisfare le mie esigenze”.
Vitalizi, Bianco: “Soldi appena sufficienti per vivere decentemente”
L’ex parlamentare ha proseguito quindi spiegando per quale motivo, a suo avviso, i soldi medi dei vitalizi sarebbero appena sufficienti per far “vivere decentemente” i parlamentari in pensione: “Con 3500 euro al mese uno di 70 anni vive decentemente. Non può sottrarre a questa cifra nemmeno mezzo euro. Io viaggio in continuazione, oggi sono a Napoli, poi andrò a Cosenza e non posso sottrarre soldi per cose per le quali sono richiesto. Un ex parlamentare continua a svolgere un’attività intensissima, è coinvolto in presentazione di libri, è chiamato nelle scuole per parlare della Costituzione. Queste cose esistono in tutto il mondo, se l’Italia si vuole allontanare da questo lo facciano, non c’è problema”. Le affermazioni di Bianco, si rivolgevano alla campagna promossa da Lega Nord e M5S per azzerare i contributi per gli spostamenti a Roma degli ex parlamentari.
Vitalizi, Doninelli (M5S) replica a Bianco: “Ha perso il contatto con la realtà”
A queste affermazioni tuttavia ha prontamente replicato l’on. M5S Massimo Doninelli, anch’esso ospite della trasmissione radiofonica: “Penso che queste persone abbiano perso totalmente il collegamento con la realtà. Mi piacerebbe che chi ascolta potesse dire a Bianco che merita un calcio nel sedere a dire queste cose. Tutti gli ex deputati hanno un fondo di 3200 euro l’anno per gli spostamenti da casa a Roma. Ovviamente non ci sono grandi controlli. Questi signori hanno vitalizi, pensioni d’oro e noi dovremmo pagare 900mila euro l’anno per gli spostamenti di queste persone”.
Tonelli ha poi spiegato come mai il M5S non parteciperà al voto finale sulle riforme: “Hanno bocciato tutte le nostre proposte, allora si votino la riforma. Perché dovremmo andare in aula a pigiare un pulsante? Con queste riforme si crea una dittatura del capo. Renzi ormai è un direttore marketing della Bce e della Troika. Jobs Act, decreto Poletti, Sblocca Italia sono tutte limitazioni”.