Il proprietario dei Los Angeles Clippers, Donald Sterling, è stato squalificato a vita dall’ Nba.
La decisione è arrivata questa mattina per bocca del Commissioner Nba Adam Silver che ha definito le parole di Sterling “altamente offensive e dannose”.
La causa che ha scatenato questa vicenda sarebbe un’intercettazione telefonica fatta ad insaputa del patron dei Clippers e, successivamente, pubblicata online per conto del sito Tmz.
Tmz avrebbe pubblicato una presunta discussione tra Sterling e la sua ragazza, colpevole di aver pubblicato su Instagram una foto con il leggendario Magic Johnson.
“Mi dà molto fastidio che pubblichi qualcosa che ti associa a gente di colore. Lo capisci?”. Quando la donna replica dicendo di aver solo fatto una foto con una persona famosa e che lei ammira Sterling aggiunge:” Lo conosco bene emerita di essere ammirato, quello che dico è che può essere ammirato privatamente. Non puoi metterlo su Instagram e non puoì portarlo alle partite. Va bene?”.
Ora Sterling, oltre a essere stato bandito a vita dall’Nba, dovrà versare anche una multa di 2,5 milioni di dollari, ma i provvedimenti disciplinari non si fermano qua. Adam Silver ha chiesto ai proprietari Nba di avviare una mozione per costringere Starling a vendere il suo club. Per il patron dei Clippers questo non è il primo caso di razzismo.
Già nel 2005 era stato accusato di discriminare alcuni neri ed ispanici che vivevano in una delle sue innumerevoli proprietà: la causa finì con un patteggiamento. Nel 2009, invece, fu costretto a versare 2,7 milioni di dollari come risarcimento a causa di un’altra azione legale per discriminazione.