Ex ministro Cancellieri alla Boldrini “Vere battaglie sono altre”

Pubblicato il 11 Marzo 2015 alle 12:00 Autore: Felice Tommasino
indulto cancellieri

Cancellieri alla Boldrini: “Vere battaglie sono altre”. Si apre così l’intervista della trasmissione La Zanzara, in onda su Radio 24, all’ex ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri.

È l’ormai ricorrente dubbio che inquieta chiunque si trovi a dover parlare di un ministro donna: declinare la carica al femminile o meno? La Cancellieri prova a mettere le cose in chiaro: “Io mi sono sempre fatta chiamare ‘prefetto’ e ‘ministro’ al maschile, perché non ho mai avuto problemi di questo tipo, non mi importa, i temi su cui combattere sono altri”.  E di temi durante la telefonata, l’ex ministro ne ha toccati tanti.

La telefonata ai Ligresti

“Non me ne frega niente di essere chiamata prefetta, preferisco prefetto. Suona anche meglio”. Chiude così la strigliata della Cancellieri alla Boldrini. Segue la domanda sulla famosa telefonata tra l’allora ministro e alcuni membri della famiglia Ligresti durante la detenzione di Giulia Ligresti: “Fu un errore, non lo rifarei”. E aggiunge: “Dovevo riflettere di più. ma ho ascoltato i sentimenti perché era una donna che in quel momento stava perdendo tutto. Non sono mai stata indagata e i giudici hanno escluso qualsiasi responsabilità penale, ma la telefonata alla fine fu un errore”.

I rapporti tra la Cancellieri ed i Ligresti sembrerebbe, in seguito alla vicenda, si siano logorati. L’ex ministro ammette: “Non sono vicende belle quelle che sono uscite, ma la storia va scritta tutta perché dobbiamo aspettare. Certo, sono rimasta male e non ho più rapporti. Con Antonino siamo amici da 40 anni, il resto della famiglia non l’ho più sentita”.

Dalla telefonata a De Luca, Cancellieri “La politica fa di tutto”

Quella vicenda, passando per la legge Severino, si ricollega ai fatti più recenti che riguardano Vincenzo De Luca, il vincitore delle primarie campane del Pd. All’epoca delle telefonate con i Ligresti, Renzi chiese le dimissioni della Cancellieri. Lecito domandarsi perché non abbia fatto lo stesso con De Luca. L’ex ministro dice: “E’ una contraddizione, ma sta nella logica della politica che sfugge alla mia. La politica fa di tutto, è fatta anche di contraddizioni”.

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Su legge Severino “Non va cambiata”

Sulla legge Severino, la Cancellieri aggiunge: “La legge Severino non va cambiata, l’abuso d’ufficio è un reato grave, importante. Quando ho contribuito a fare la legge ci ho creduto e ci credo ancora”. Poi lo stoccata all’attuale esecutivo: “Se adesso le forze politiche pensano che l’abuso d’ufficio sia poca cosa la cambino, per me non è una cosa superata”.

Cancellieri contro Panariello “Tutte avrebbero dovuto indignarsi”

In chiusura, la Cancellieri non potrebbe non riservare qualche parola sulla recente performance di Panariello sul palco di Sanremo: “E’ stata una cosa offensiva. Panariello è stato patetico, ci sono rimasta male. Una cosa triste pensare che una donna vale se è giovane e bella, e non vale se non è bella”. E ancora una strigliata: “Tutte ministre citate da Panariello avrebbero dovuto indignarsi”.

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L’accusa alla Rai: “Potevano almeno controllare le foto”

Un atto d’accusa, in merito alla vicenda, lo rivolge poi alla Rai: “Potevano almeno controllare le foto che Panariello ha mandato. Hanno scelto il peggio che c’era, una foto orribile, forse truccata apposta. E da tutti quei comitati sulle donne non è venuto nulla. E’ una cosa che mi indigna”.

L'autore: Felice Tommasino

Classe 1991, cilentano. Laureando in Editoria e Pubblicistica all'Università degli Studi di Salerno. Su Twitter @felicetommasino
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