Incentivi per chi si abbona in palestra. La stravagante idea viene da un altrettanto stravagante personaggio politico: Antonio Razzi. Il senatore di Forza Italia parte dall’etimologia e ricorda che “il termine fitness deriva dall’aggettivo inglese fit (‘adatto’) e viene tradotto in lingua italiana con i termini idoneità, capacità e preparazione fisica” e va poi sul sociale per osservare che chi indossa regolarmente scarpette e tuta per fare attività ginnica manifesta “maggiore attenzione per le condizioni di salute e di benessere dell’individuo”. E allora, “sarebbe auspicabile che i cittadini venissero stimolati con agevolazioni economiche nella pratica dello sport”.
Razzi: “Praticare sport significa preservare la salute”
“Praticare sport, essere attenti alla forma fisica, significa preservare la salute, significa maggior risparmio in cure”, ricorda il senatore FI che presenta un’interrogazione in proposito al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. “Un paese civile deve tener conto dell’atteggiamento propositivo dei cittadini, ha il dovere non solo di promuovere ma anche di incentivare con agevolazioni economiche tutti quei mezzi che guardano alla salute pubblica”, rileva.
Nella fattispecie, si tratta di prevedere “incentivi ed elargizioni a favore di quanti investono, con l’acquisto di abbonamenti semestrali ed annuali, per praticare sport a tutti i livelli, affinchè possa diventare normale prassi”, perchè “svolgere attività sportiva con incentivi statali” permetterebbe “un risparmio in termini di minori ricoveri e minori malattie domani”.