Sassuolo-Milan, conclusasi con la vittoria dei neroverdi per 2 reti a 0, è stata la sorpresa di questa 28esima giornata di Serie A. Il tecnico rossonero, Mihajlovic, fatica a mandare giù il boccone amaro della sconfitta. Espulso per proteste, dopo il raddoppio degli emiliani, non ha nascosto il proprio disappunto nel post gara: “Sono molto arrabbiato con noi stessi e con gli arbitri”.
“Una sconfitta che brucia”
Questa l’analisi della partita del tecnico serbo: “Nella prima mezz’ora abbiamo dominato la partita, ma facciamo fatica a segnare. Non possiamo creare 4-5 palle da gol e poi prendere una rete al loro primo tiro. Abbiamo preso gol, tra l’altro, da una situazione che conoscevamo e che avevamo provato in allenamento, ma qualcuno è uscito in ritardo e non ha fatto quello che avevamo preparato. Abbiamo regalato un gol. Dopo che abbiamo subito gol abbiamo perso le misure. È una sconfitta che brucia. Mancano 10 partite, analizzeremo gli errori e cercheremo di migliorare, dobbiamo migliorare”.
Dov’è finito Super Mario?
Critiche anche per Mario Balotelli. Gli Europei si avvicinano, ma non per lui. Super Mario, a Reggio Emilia, è partito tra i titolari di Sinisa Mihajlovic. Determinante è stato l’infortunio di Niang. Quale miglior occasione per provare a riscattarsi? Come tante altre volte prima d’ora, Mario Balotelli ha sprecato anche questa chance. 55 minuti in campo, prima di lasciare il posto a Jeremy Menez e zero tiri in porta per Super Mario.
Cinque mesi dopo l’ultima partita da titolare, a fine settembre, Balotelli è tornato in campo senza lasciare il segno. Le parole di Mihajlovic nel post Sassuolo-Milan pesano come macigni per i giocatori rossoneri oggi impiegati. Super Mario, più di tutti, ha deluso il proprio tecnico.
Mihajlovic: “Con l’assenza di Niang abbiamo perso molto”
“Menez e Balotelli sanno perfettamente se hanno giocato bene o se potevano fare di più. Con l’assenza di Niang abbiamo perso molto perché è uno che si applica anche in difesa, loro due non hanno ancora i 90 minuti e l’intensità per fare tutto il campo”, ha chiarito Mihajlovic.
Ma la sconfitta di oggi, non cambia i piani dei rossoneri: “Gli obiettivi a oggi rimangono sempre gli stessi. Ci sono ancora dieci partite, noi andiamo avanti, ma non dobbiamo scordarci quello che abbiamo fatto. Loro hanno vinto meritatamente perché noi non siamo riusciti a fare quello che volevamo fare. Ho protestato, ma ho mandato a quel paese l’arbitro dopo che mi ha espulso. Io quando perdo non parlo dei singoli giocatori”.