A pochi mesi dalle elezioni regionali, il quadro politico del centrodestra veneto sembra essere ancora in una fase di incertezza. Dopo il ‘caso Tosi’ che ha agitato le acque in casa Lega e sembra aver complicato il percorso elettorale di Luca Zaia, arrivano anche le dichiarazioni del fronte Ncd, alleato del presidente uscente in regione.
Ncd all’attacco di Zaia
Il consigliere regionale Costantino Toniolo (Ncd Veneto autonomo) ha infatti dichiarato all’AdnKronos: “Con l’espulsione di Flavio Tosi dalla Lega Nord/Liga Veneta ora c’è un elemento di novità notevole sul panorama delle alleanze per le Regionali. Ma noi siamo autonomi e non parliamo di alleanze se non si parla anche di programmi!” . Aggiunge poi: “In questo momento come Ncd siamo in maggioranza in Regione e saremo leali fino alla fine e pronti a rilanciare e rivedere i termini dell’alleanza in questa maggioranza adattandoci alle nuove esigenze dei cittadini e dei territori e parlando di obiettivi futuri per il Veneto”.
Il presidente della Commissione bilancio continua: “Noi di Ncd Veneto Autonomo vogliamo fare gli interessi dei veneti, di tutti i veneti: ci sono delle priorità su cui lavorare come lo sviluppo economico, il sostegno alle imprese e al lavoro, la difesa idrogeologica, la sicurezza, l’autonomia … ci vorrà anche un’altra stagione di razionalizzazione della macchina regionale e degli enti e delle partecipate regionali: quel che si è fatto in spending review non basta” – e aggiunge: “più trasparenza, più meritocrazia, più mercato, non ha senso che la Regione si impegoli a gestire aziende che il privato non riesce a far stare sul mercato: basta assistenzialismo, ci vuole una nuova stagione di responsabilità, impegno e autonomia da parte di tutti!”
Per quanto riguarda la figura di Luca Zaia, Toniolo conclude: “Non ci pare però che il Presidente Zaia sia autonomo come noi, mi sembra che prenda troppo alla lettera gli ordini di un segretario lombardo!” – e aggiunge “in soldoni noi siamo liberi di scegliere secondo i programmi finalizzati al bene del Veneto e dei veneti: nessuno a Milano o a Roma ci imporrà il da farsi”.