Il Presidente della Corte Costituzionale dallo scorso novembre, Alessandro Criscuolo, parla del ddl Boschi e di una norma contenuta in esso che non convince né lo stesso magistrato né gli esponenti della Consulta.
Si tratta del passaggio nel ddl a nome del Ministro delle Riforme in cui si affiderebbe alla Corte Costituzionale stessa un giudizio preventivo sulle leggi elettorali approvate dalle Camere. Parla direttamente Criscuolo, alla relazione della Corte sull’anno passato: “il giudizio preventivo affida alla Corte Costituzionale un compito che non le spetta perché la Corte giudica sulle leggi approvate e sarebbe una sorta di consulenza preventiva”. Infine bolla come “inopportuna” questa nuova funzione della Consulta.
Il ddl Boschi afferma come, qualora un quarto dei componenti della Camera dei Deputati o un terzo del Senato fosse favorevole, sarebbe possibile portare alla Corte Costituzionale la legge elettorale per far verificare la costituzionalità del metodo di elezione. Un ricorso che andrebbe presentato velocemente, entro 10 giorni dall’entrata in vigore.
Criscuolo: “Legge non ancora entrata in vigore”
Criscuolo rincara la dose: “la legge non è ancora entrata in vigore ma posso dire che un controllo preventivo tradisce quello che è il ruolo della Corte. Un vaglio preventivo, ancorché circoscritto alle leggi elettorali, forse richiederebbe una riflessione ulteriore che non mi risulta sia stato fatta”. Il magistrato, infine, si è trattenuto ad osservare la riforma del Titolo V parte II della Costituzione (quella degli enti locali) e la responsabilità civile dei magistrati.
Daniele Errera