Dopo la gaffe sull’Isis dell’estate scorsa e la panzana sulla Nigeria “per il 60% Boko Haram e il resto ebola” pronunciata al Circo Massimo ad ottobre e ripresa persino dal New York Times, il deputato del M5S Alessandro Di Battista ci ricasca e ne spara un’altra. Il membro del direttorio Cinque Stelle, intervenendo a un convegno alla Camera dal titolo “All’Alba di una nuova Europa”, ha detto che l’Italia deve assolutamente uscire dall’euro per sottrarsi alle grinfie del “nazismo centrale nord europeo” della Germania e della tecnocrazia di Bruxelles, intenzionate a “colonizzare il Sud dell’Europa” producendo “sempre più schiavi”. Secondo Di Battista, infatti, “noi non stiamo nell’euro, stiamo nel marco sostanzialmente”. L’uscita dalla moneta unica – prosegue il deputato grillino – è l’unica via che ha la Grecia per salvarsi. Nel programma di governo di Tsipras “ci sono cose buone, ma non le realizzeranno mai restando nell’euro. Ci sono diversi modi per uscire dall’euro: iniziamo a contrastare questo mantra. Ci dicono “se uscite dall’euro si svaluteranno i salari, perderà potere d’acquisto la vostra moneta, ci sarà deflazione, i mutui, la disoccupazione crescerà, il Paese perderà competitività industriale”: tutto quello che sta succedendo oggi restando nella moneta unica”.
Di Battista: “Serve una banca nazionalizzata”
La soluzione? Stampare moneta come se non ci fosse un domani tramite una banca nazionalizzata: “un modo – aggiunge Di Battista – per dare a un popolo, a un governo, un potere: una politica monetaria, fiscale, valutaria. Sono degli strumenti per uscire dalla crisi, giocarci, tutti lo fanno, ma oggi non abbiamo questo potere”.