Sondaggio Open Europe: alle elezioni europee gli anti-europei potrebbero superare il 30%
Sondaggio Open Europe: alle elezioni europee gli anti-europei potrebbero superare il 30%
Secondo uno studio pubblicato dal Guardian di Londra e condotto da Open Europe, alle prossime elezioni Europee i partiti populisti che marciano per diffondere l’idea dell’inutilità dell’Unione Europea per i singoli Paesi potrebbero raggiungere il 30% dei seggi nel Parlamento Europeo di Strasburgo, con un incremento di quasi 10 punti percentuali rispetto alla legislatura ancora in corso. I partiti anti-europeisti sono presenti in tutti i Paesi con strutture ed ideologie diverse, e annoverano tra gli altri il partito di destra di Marie LePen in Francia, i populisti anti-immigrati di Gert Wilders in Olanda, gli indipendentisti dell’Ukip in Gran Bretagna e il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo in Italia.
Nel complesso, secondo il rapporto di Open Europe gli anti-europei potrebbero ottenere 218 dei 751 seggi del Parlamento Europeo, permettendo quindi alle forze politiche che vogliono proseguire sulla strada dell’integrazione Europea di mantenere una solida maggioranza a Strasburgo, anche se il netto aumento del sentimento anti-UE è un campanello d’allarme di una tendenza più generale di rafforzamento dell’anti-politica nei singoli Paesi Europei: sappiamo che in Italia ormai Grillo occupa nelle intenzioni di voto la posizione di secondo partito con una quota stabile di voti superiore al 20%, ma in Gran Bretagna l’Ukip potrebbe diventare, con le prossime elezioni, il primo partito superando sia laburisti che conservatori. Per tentare di arginare l’effetto anti-europeo, il primo ministro David Cameron ha dovuto promettere ai cittadini un referendum sull’appartenenza del Regno Unito all’Unione Europea, sperando così di sembrare maggiormente interessato all’opinione dei cittadini che non alle direttive internazionali che vengono dall’Europa.
Quale sarà il risultato delle elezioni lo scopriremo solamente dopo il 25 Maggio, ma intanto se lo status quo dovrebbe essere mantenuto in questa tornata elettorale, con una maggioranza ancora salda per i partiti Europeisti, nulla vieta di pensare ad un prossimo futuro in cui i partiti populisti ed anti-europei guadagneranno ancora pìù consensi, andando ad insidiare la leadership dell’Unione e quindi il processo di integrazione Europea.