PD, bersaniani contro Landini: “Urlare non è la soluzione”
La soluzione “non è nelle sue urla televisive”. Da Bologna arriva un altolà illustre al progetto di Coalizione Sociale avanzato da Maurizio Landini. Ad opporsi è nientemeno che l’area riformista del PD, che fa capo all’ex segretario Pier Luigi Bersani. E che – nonostante il disagio interno crescente per la mutazione prodotta da Matteo Renzi al partito – non accolgono con fervore le proposte di Landini.
Come spiegato da Roberto Speranza, capogruppo PD alla Camera, la soluzione al disagio attuale “non può essere una nuova sinistra antagonista che nasce dalle urla televisive di Landini, ma la soluzione è avere più sinistra nel Pd e nella nostra azione di governo”.
Da Speranza e colleghi però arriva un netto rifiuto della parola scissione: “non esiste, non fa parte del vocabolario del Pd”. Ma i paletti restano: “La legge elettorale così non la votiamo”. Anche perché lo scenario esterno al PD è desolante: “Un’inquietante foto con Grillo, Salvini e Berlusconi”.
PD, dalla sinistra interna ancora un “no” a queste riforme
A parlare è anche Bersani, che ribadisce la contrarietà alla riforma costituzionale e all’Italicum: “Nella denegata ipotesi che sia la legge costituzionale, sia quel progetto di legge elettorale rimangano così, io non sono in condizione di votare la legge elettorale così come è fatta”. Però aggiunge: “Sono convinto che ci sarà disponibilità a ragionare”. Un nuovo avvertimento a chi prega i bersaniani di accomodarsi all’uscio, in caso di insofferenza: “A chi ci dice ‘se non siete d’accordo andate fuori’, io rispondo: no, vai fuori tu, che questa è casa mia”. Questo perché “Un’area di sinistra larga con la radice ulivista non va dispersa, perché nel campo largo tendono a prevalere posizioni riformiste”.
Il punto chiave, ribadito da Speranza, è di evitare la presenza dei signorsì, perchè nel PD si decide “di dire sì o no sulla base delle idee, mai e neanche per un istante sulla base delle poltrone che occupiamo o dei posti che aspettiamo”.
Vendola contro Bersani: “Basta penultimatum”
“Ho molto rispetto per Bersani, tuttavia quella casa, il Pd, è antropologicamente, geneticamente, un organismo modificato ed è una casa antropologicamente cambiata”. A parlare è Nichi Vendola, leader di SeL, che commenta negativamente la scelta di Bersani di voler continuare la lotta restando nel PD. E aggiunge: “Se la sinistra Pd si accontenta di vivere nello spazio del penultimatum rischia di essere un soggetto incomprensibile al Paese che chiede qui ed ora risposte diverse”.