Fitto, convention Ricostruttori è un flop e lui sbotta: “Così non si va da nessuna parte”
Circa un centinaio di partecipanti. E’ questo il bilancio del convegno dei “Ricostruttori” di Forza Italia organizzato dall’ex governatore pugliese Raffaele Fitto a Torino. Numeri deludenti, che fanno letteralmente sbottare il capo dei dissidenti azzurri: “Non è così che si può lavorare per ricostruire il centrodestra”, la sua dichiarazione all’arrivo alla manifestazione.
Fitto ce l’ha ovviamente con i vertici piemontesi di FI, che hanno preferito disertare l’incontro. Presenti sul palco invece l’ex radicale Daniele Capezzone nonché Ettore Puglisi e Valter Zanetta, i due esponenti azzurri espulsi dal coordinatore regionale piemontese Gilberto Pichetto.
E’ forte la delusione di Fitto: “Mi dispiace che qui a Torino siano state fatte scelte sbagliate come quella di non partecipare a questa iniziativa, non si risolve il problema di 9 milioni di elettori che ci hanno abbandonato mettendo fuori chi la pensa diversamente”. E rincara la dose: “Non partecipare è un errore, sarebbe stato meglio essere presenti anche per dire cose diverse in modo da aprire un confronto serio sulle prospettive future del partito e del centrodestra, ogni spunto può essere utile”.
#Ricostruttori #Torino Disertando ns incontri vertici FI nn risolvono problema 9mln elettori che ci hanno abbandonato pic.twitter.com/sfFnYaUq7F
— Raffaele Fitto (@RaffaeleFitto) 14 Marzo 2015
Fitto: FI deve fare opposizione seria
Quale è il ruolo che deve ritagliarsi da ora in poi il partito azzurro? Fitto non ha dubbi: “Forza Italia deve essere un partito di opposizione alle politiche economiche di questo governo. Quello che non è stato fatto finora dovrà essere fatto nei prossimi mesi”. E il futuro del partito? Deve passare “da una ritrovata e chiara linea politica e da un modello organizzativo che possa essere più coinvolgente”. Altrimenti il rischio è di “lasciare spazio alla Lega”. Due quindi le strade possibili per il leader Silvio Berlusconi, secondo Fitto: “chiudere la vicenda del partito negando il confronto interno o, al contrario, partecipare al confronto creando una vera alternativa”.