Lo aveva preannunciato ad ottobre, lo ribadisce oggi. Antonio Di Pietro scende di nuovo in campo e lo fa candidandosi a sindaco di Milano. “Non mi candido tanto per candidarmi. Se ci metto la faccia e parto così presto non è solo per partecipare. Quanto al sostegno di M5S, bisogna essere in due per sposarsi. Il M5S per definizione non appoggia persone che abbiano già ricoperto un mandato politico e non li voglio tirare per la giacca, ma apprezzo che si sia affermato il M5S quando è andato in declino l’Idv. Hanno la stessa ragion d’essere” afferma l’ex leader dell’Italia dei Valori in un’intervista alla Stampa.
Di Pietro: “Renzi vende fumo”
“Sono molto contento che il cittadino abbia potuto sfogare nelle urne la rabbia e la delusione contro un sistema corrotto. Però caro Beppe, non basta limitarsi alla protesta, bisogna passare alla proposta”, dice Di Pietro, che non smentisce nè conferma la presenza di Casaleggio tra i suoi assistiti: “i clienti, per definizione, sono riservati”. Nell’intervista Di Pietro non risparmia critiche al premier Matteo Renzi. “È il più abile venditore di elettrodomestici di questo paese”, dichiara. “Renzi vende fumo dando per realizzato tutto ciò che è un’aspirazione. Coniuga i verbi solo al futuro”. Sul Capo dello Stato Sergio Mattarella, “lo aspetto al varco della prima firma su Italicum. Se lo firma dopo aver bocciato il porcellum da giudice costituzionale – dichiara – allora è tutto fumo e niente arrosto”.