Nell’annuncio di Marina Berlusconi “non c’è nulla che evochi speranza, che sia proiettato verso il futuro. Si percepisce semmai la paura per la fine di una storia”. Così Angelino Alfano in un’intervista al Corriere della Sera torna sulle dichiarazioni della figlia del leader di FI che ieri non ha escluso un suo futuro in politica, e sottolinea: “Le parole usate dalla dottoressa Berlusconi sono la copia delle dichiarazioni usate dal padre”. “È da ottobre – continua il ministro dell’Interno – che stanno preparando il discorso per la sua discesa in campo”; “il calo dell’audience nelle trasmissioni tv a cui ha partecipato Silvio Berlusconi, il panico che serpeggia nel gruppo dirigente di Forza Italia, le trame interne di chi pensa di potersi prendere quel partito dopo le Europee, la somma dei fuori onda: tutto ciò ha suggerito di accelerare il preannuncio”.
Quanto alle critiche che gli ha rivolto l’ex premier dice: “Capisco il nervosismo di Silvio Berlusconi; stiamo facendo le cose che avrebbe voluto fare e non ha fatto. Lui vorrebbe far parte di questo governo, ma non può. Vorrebbe opporsi, ma la cosa riesce meglio a Grillo. Vorrebbe far saltare il tavolo delle riforme, ma l’ha già fatto tre mesi fa con il governo di Enrico Letta e il bis non gli conviene”. E a Marina, che lo ha accusato di aver tradito se stesso e la sua storia, risponde: “Se la dottoressa Berlusconi sapesse tutto del rapporto tra me e suo padre, saprebbe anche quante volte proprio suo padre ci aveva detto che non avrebbe mai confuso il destino della Patria con la sua vicenda giudiziaria”. Il leader di Ncd riflette anche sulle Europee: “Saranno un autentico spartiacque”; “prima servirà il big bang del vecchio centrodestra. E da quel caos deriverà un nuovo ordine che sarà basato su democrazia e meritocrazia”. Ed esclude il voto anticipato: “Questo governo regge per la forza del suo fare. E siccome ci sono le condizioni perchè continui a fare, non c’è ragione per fermarsi”.