La XVII legislatura ha compiuto ufficialmente ieri i suoi primi due anni di vita. Poco più di 750 giorni, ci racconta l’ultimo dossier dell’associazione Openpolis “Giro di Valzer”, caratterizzati da un massiccio e continuo cambio di casacca. Quasi come un giro di valzer, appunto.
In soli due anni, per esempio, si sono già registrati 235 cambi di gruppo che hanno coinvolto ben 185 parlamentari. Numeri molto simili per quantità a tutta la precedente legislatura (2008-2013), che ha visto 261 cambi per 180 parlamentari. Se andiamo a soffermarci sulla media mensile, si è passati da 4,5 a 10,1 cambi di casacca ogni mese.
Il giro di Valzer nei partiti
Il “giro di valzer” più gettonato è stato quello che ha visto il salto da opposizione a maggioranza: è il caso degli 11 parlamentari di Sinistra Ecologia e Libertà che qualche mese fa sono andati a infoltire le già nutrite schiere del Partito democratico. Stesso discorso, anche se con numeri minori, riguarda Scelta civica, che ha subito una vera e propria emorragia di eletti, chi verso il PD (Romano, Ichino, Tinagli, Lanzillotta), chi verso i Popolari per l’Italia di Mauro.
Spostandosi a destra, salta all’occhio la crisi del berlusconismo. Due anni fa presente con i gruppi del Popolo della Libertà, oggi solo con quelli di Forza Italia, vista la scissione degli alfaniani che hanno dato vita al gruppo del Nuovo centrodestra, fedele alleato al governo del PD. Tra Camera e Senato, l’ex premier ha perso ben 58 parlamentari.
Emblematico, infine, il caso del Movimento 5 Stelle, che, tra espulsioni, defezioni e dimissioni in due anni ha perso per strada ben 35 “cittadini” (18 a Montecitorio e 17 a Palazzo Madama) tutti migrati verso il Gruppo Misto. E proprio questo è uno degli aspetti più interessanti del dossier: analizzando i voti degli ex parlamentari M5S si scopre una evidente distanza dalle scelte del gruppo di origine. Quasi tutti infatti sembrano votare in maniera conforme alla maggioranza, pur non facendone ufficialmente parte.
La legislatura 2008-2013
Anche se in maniera non così massiccia, anche nella scorsa legislatura i cambi in corsa sono stati piuttosto numerosi. “Colpa” di due eventi catalizzatori non di poco conto: la rottura all’interno del PDL, che ha portato quasi 40 parlamentari a seguire Gianfranco Fini all’opposizione nei gruppi di FLI e, per reazione, la costituzione del gruppo dei “Responsabili”, che ha garantito al governo Berlusconi la sopravvivenza per quasi un anno.
Alfieri della responsabilità istituzionale e celeberrimi ballerini di valzer, i due senatori Domenico Scilipoti e Antonio Razzi, eletti con l’Italia dei Valori e divenuti salvatori del Cav. Entrambi nel febbraio 2013 sono stati candidati e rieletti con il PDL. Segno che, se si sceglie il partner giusto, ballare in Parlamento conviene.