Il Governo ha finalmente presentato il testo sul falso in bilancio in Commissione Giustizia al Senato, nella stessa sede in cui è già in discussione il ddl anti corruzione. A depositare l’emendamento, il viceministro all’Economia Enrico Costa.
Falso in bilancio, ecco le pene
Secondo le prime informazioni, nel testo c’è la pena della reclusione da 3 a 8 anni per le società quotate in Borsa colpevoli di falso in bilancio. Per lo stesso reato, le società non quotate vengono punite con la pena che va da 1 a 5 anni, termine massimo che esclude l’utilizzo delle intercettazioni durante i relativi accertamenti. Esulta il presidente del Senato Pietro Grasso: “C’è una buona notizia. Alleluia, alleluia! Il famoso emendamento sul falso in bilancio è arrivato e questa è una novità importante”. Infine, l’emendamento del governo introduce sanzioni anche per quelle società – non quotate – a cui viene riconosciuta la lieve entità del fatto: la sanzione andrà da 100 a 200 quote.
C’è però un problema di numero legale, visto che molti senatori del Pd non si sono presentati in Commissione, causando il rinvio della seduta. “Noi non abbiamo sollevato formalmente la questione della mancanza del numero legale – spiega il senatore Giacomo Caliendo (Forza Italia) – ma non appena abbiamo visto che comunque il numero legale non c’era per l’assenza dei senatori del Pd, abbiamo deciso di sospendere la seduta anche per un gesto di cortesia, per dargli il tempo di arrivare”. Difficile “che si chiuda stasera” la discussione secondo Enrico Buemi (Psi) che ritiene invece sia “possibile nei prossimi giorni”.
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha esultato su twitter.
Contro corruzione proposte governo: pene aumentate e prescrizione raddoppiata. E l’Autorità oggi è Legge con pres Cantone. @AndreaOrlandosp
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 16 Marzo 2015
Spiragli sul punto arrivano aperture dal Movimento 5 Stelle: “Nessuna riserva da parte nostra nel sostenere il ddl Grasso, anche se noi abbiamo già presentato cinque, sei proposte sul tema che andrebbero a migliorarlo e che adesso comunque potrebbero diventare emendamenti” ha dichiarato in conferenza stampa il senatore Enrico Cappelletti, membro della commissione Giustizia, a cui ha fatto eco il deputato M5S Alessandro Di Battista, presente all’incontro: “Noi siamo pronti a calendarizzarlo domani, dopodiché lo emenderemo per renderlo un testo ancora più duro“.