Rassegna stampa: scandalo Grandi Opere
Lo scandalo Grandi Opere è la notizia con cui aprono i giornali oggi. 51 indagati e quattro arresti nell’inchiesta della Procura di Firenze su possibili tangenti legate agli appalti per Grandi opere e Alta velocità. Nelle carte si parla anche di presunti favori al figlio del ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, scrive Repubblica.
Di Pietro sull’Huffington Post spiega perché cacciò Incalza, uno degli indagati, super manager del ministero delle Infrastrutture, collaboratore degli ultimi 7 ministri (tranne Antonio Di Pietro), già capo della Struttura tecnica di missione del dicastero, in pensione dallo scorso dicembre. Il Corriere della Sera svela l’irritazione di Renzi: “Ora non è facile sostenere Lupi”. Il Presidente del Senato, Pietro Grasso dalle colonne di Repubblica accusa “Politica in ritardo”.
“La nausea è tanta, ma la soluzione sarebbe semplice. Limitare drasticamente la durata degli incarichi pubblici e considerare il ministro in carica responsabile degli atti firmati dai suoi burocrati. In tal caso, Lupi dovrebbe dimettersi in giornata” scrive Gramellini sulla Stampa. Il Tempo chiede pazienza: “Valutare tutto e rimanere vigili, ma senza condannare qualcuno prima di una sentenza”. Il Giornale fa un ritratto di Incalza “supermanager vicino a CL già assolto quattordici volte”.