Rassegna stampa: Lupi resiste e non si dimette

Pubblicato il 18 Marzo 2015 alle 09:07 Autore: Andrea Turco

Tutti i giornali aprono con il caso Lupi. “Vertice notturno, Renzi spinge per le dimissioni. Il ministro: non ho fatto nulla” scrive il Corriere della Sera. “La regola che dovrebbe spingerlo alle dimissioni – scrive Repubblica – il ministro Maurizio Lupi l’ha scritta lui stesso il 9 maggio dell’anno scorso. E’ il Codice Lupi, un decreto che fissa cosa è vietato a tutti i dipendenti del suo ministero”. La Stampa: “Nelle carte della Procura di Firenze le telefonate per far incontrare Incalza e il figlio neolaureato”. Il Tempo rivela: “Nel tritacarne finisce anche D’Alema. Sul caso Mose, Incalza pensa all’ex premier per fermare i giornali”. “Se il nostro è un popolo di santi, di poeti, di navigatori, di nipoti e cognati, come scriveva Enno Flaiano, siamo anche un Paese dove tutti hanno famiglia. E così la vicenda di Luca Lupi, il figlio di Maurizio ministro , riapre l’antica questione del tengo famiglia”.

Alessandro Sallusti sul Giornale difende l’amico Lupi: “Per quello che ne so e per il poco che conta la mia opinione, Maurizio Lupi non è un bandito, anche se ha parte di sistemi politici ed economici ad alto tasso di mascalzoni […] Al moralizzatore Renzi vorrei chiedere invece qual è la differenza tra la posizione di Lupi e quella di Giuliano Poletti travolto dalla recente inchiesta della cupola mafiosa di Roma”. “Il premier fa il vuoto intorno al ministro e preme perché Lupi si dimetta – analizza Libero – Coi quattro sottosegretari indagati si comporta diversamente. Ma il suo vero obiettivo è mettere anche i lavori pubblici sotto il cappello di Palazzo Chigi. Cioè suo..”. Il Manifesto titola: “La tana dei lupi”. “Renzi si tiene Lupi e attacca i giudici. Non caccia il ministro-scandalo, ma spera che se ne vada tacendo sulle colpe del governo. Anm: “Ceffoni a noi e carezze ai corrotti”. Il premier: “Tristi falsità”. Grandi opere congelate” scrive il Fatto Quotidiano.

giornali

 

L'autore: Andrea Turco

Classe 1986, dopo alcune esperienze presso le redazioni di Radio Italia, Libero Quotidiano e OmniMilano approda a Termometro Politico.. Dal gennaio 2014 collabora con il portale d'informazione Smartweek. Su Twitter è @andreaturcomi
Tutti gli articoli di Andrea Turco →