L’ultimo sondaggio IPSOS per il Corriere della Sera analizza la fiducia dei singoli membri del governo.
Sappiamo come la fiducia per il governo nel suo complesso e per il premier Renzi è a un buon livello, a seconda degli istituti la seconda in particolare sfiora o supera il 40%, ma dall’inizio del governo Renzi si è sempre riscontrata un’ombra mediatica ai danni dei singoli ministri, in qualche modo da un lato oscurati dalla notorietà del premier, dall’altro ancora poco conosciuti dal pubblico.
A un anno dall’insediamento del governo IPSOS ha chiesto agli italiani quanta fiducia hanno e quanto gradiscono il loro operato.
Uno dei primi dati che colpisce è l’alta percentuale di “non conosce” riferiti ai singoli ministri, il 34% non conosce Delrio nonostante compaia spesso in TV, il 30% non sa chi sia Poletti nonostante si sia parlato molto del Jobs Act, così come la Buona Scuola è di attualità ma la ministra Giannini è sconosciuta al 30% degli intervistati.
Dal punto di vista della fiducia, prevalgono i giudizi positivi solo per Padoan, con il 37%, contro il 34% di negativi, mentre in tutti gli altri casi si tratta di bocciature più o meno sonore: solo l’1% in più di giudizi negativi per la Boschi, ma ben un 57% e un 58% di sfiducia per Franceschini e Lupi invece, 71% di giudizi negativi per Alfano.
Sembra quasi che siano giudicati peggio i politici di lungo corso, visto che ancora non si sapeva dello scandalo che ha colpito Lupi.
Maggioranza di giudizi negativi anche per Lorenzin (54%), Gentiloni (54%), Madia e Orlando (50%).
Dal punto di vista dei partiti sembrano essere i ministri del NCD quelli che riscuotono meno gradimento, appunto Lupi con solo il 18% di giudizi positivi, Lorenzin 23%, Alfano 21%. Certamente la scarsa popolarità del partito si ripercuote sulla fiducia nei singoli suoi esponenti al governo