Caos Inter, parla Thohir. Il presidente nerazzurro ha rilasciato una lunga intervista a Class Cnbc, nel corso della sua visita alla Borsa di New York. Un’intervista nella quale ha chiarito anche il suo rapporto con Mancini, finito sotto la luce dei riflettori negli ultimi giorni. Ma non solo, Thohir ha anche fatto il punto sul mercato dell’Inter e sulla rosa attuale.
Su Mancini: “Quello dell’allenatore è un ruolo molto importante, i rapporti tra allenatore e società sono buoni, ogni tanto abbiamo avuto delle divergenze, ma un buon rapporto”.
Fondamentale, per Thohir, lavorare di squadra e remare in un’unica direzione: “È importante che ognuno condivida i propri punti di vista ma poi dobbiamo lavorare tutti insieme, di squadra. Il calciomercato è un momento importante e i tifosi vogliono sempre volti nuovi. Stiamo lavorando insieme in questa prestagione, abbiamo avuto alcuni match impegnativi e dobbiamo lavorare ancora perché i tifosi chiedono di più”.
Sul mercato: “I giocatori vanno e vengono ma siamo una squadra importante e vogliamo trattenere i nostri giocatori chiave. Nelle ultime due stagioni abbiamo portato 15 nuovi innesti. Se guardiamo alla formazione titolare ci sono solamente due giocatori rispetto a qualche anno fa. Proveremo ad aggiungere qualcuno alla rosa, ma non sette o otto giocatori come un anno fa. Banega è un grande acquisto, giocando l’Europa League abbiamo bisogno di un team competitivo”.
In merito alle offerte arrivate per Icardi, il presidente nerazzurro chiarisce: “Ognuno si augura che il numero possa essere superiore ai 60 milioni. Ma per noi al momento non è importante questo. Costruiamo un team, dobbiamo guardare alla dinamica. Icardi è un giocatore importante per la nostra squadra, il nostro capitano”.
E quali saranno le prossime mosse dell’Inter sul mercato? “Il mercato è deciso insieme dal management e da Suning, nel calcio è importante avere una visione comune tra allenatore, direttore sportivo, dirigenza. La decisione di comprare o vendere un giocatore non è solo mia, devo parlare con il mio team. Ora è importante con Suning capire come possiamo, insieme, rendere più grande l’Inter. La gente ha detto che il mio è stato un periodo di transizione ed è vero, non lo nego. Abbiamo rinnovato San Siro, i nostri ricavi sono cresciuti da 164 a 186 milioni e in nostri tifosi ora sono 311 milioni. Sono molto contento di questa transizione”.
L’obiettivo principale è quello di tornare nell’Europa che conta: “Il proprietario Zhang ha confermato l’importanza dell’appoggio tra management e squadra per assicurare la crescita dell’Inter. Dobbiamo acquistare nuovi giocatori? Forse, ma l’obiettivo è essere comunque competitivi e tornare in Champions League. Come businessman sono aperto all’ascolto. Perché le compagnie qui alla Borsa di New York cercano collaborazione per crescere? Per noi è la stessa cosa. Se non fossi stato aperto ad ascoltare i nuovi investitori forse l’Inter non sarebbe cresciuta così in fretta. Il mercato in Asia sta crescendo ma il cuore rimane in Italia. Credo, come presidente dell’Inter, di aver preso le migliori decisioni per l’Inter e non per me. Un giocatore che sogno di vedere all’Inter è un giocatore importante per la squadra e non per me. Il giocatore che sogno è Messi, è uno dei migliori, un sogno per qualsiasi club”.
Caos Inter rientrato. O almeno così pare. Se ci saranno novità lo scopriremo.