(In collaborazione con Mediterranean Affairs)
La lista delle sette riforme che la Grecia ha inviato all’Ue non convince: Jeroen Dijsselbloem, presidente dell’Eurogruppo, afferma che nessuna tranche di aiuti verrà versata nel mese di marzo.
Referendum sulla crisi
Secondo fonti Ue il negoziato “tecnico” finalizzato all’esborso degli aiuti è ancora in alto mare. Si tratta di un colpo durissimo per il governo Tsipras. Greci nuovamente alle urne? Un’ipotesi di referendum è assolutamente concreta.
Lo conferma Yanis Varoufakis, ministro delle finanze, spiegando che si tratterebbe di un referendum relativo alle misure da adottare per uscire dalla crisi se le istituzioni creditrici (Bce, Ue, Fmi) e i parter dell’Eurozona andassero oltre il limite fissato da Atene, “alzando l’asticella delle richieste”.
Le richieste della BCE
La Bce ha più volte affermato che in questo momento non accetta bond greci in garanzia. Ricomincerà ad accettarli solo quando la Grecia dimostrerà di riuscire a rispettare gli impegni presi nel programma concordato con i creditori internazionali.
Sabato scorso il premier greco Tsipras ha scongiurato la Bce di non cedere a pressioni politiche: Atene vorrebbe comunque ottenere, in caso di mancata concessione degli aiuti, l’ok all’emissione di titoli a breve così da poter almeno rispondere alle esigenze di cassa più urgenti, stipendi e pensioni. E Mario Draghi ha risposto, ribadendolo ancora una volta, che la Bce non è una istituzione politica e non può finanziare direttamente i singoli governi.
L’accordo con l’Eurogruppo
Esiste un chiaro accordo con l’Eurogruppo, che prevede la consegna, da parte della Grecia, di un programma di riforme dettagliato e completo entro aprile o, in ogni caso, non oltre giugno. Qualora Atene riuscisse ad attuare il programma in anticipo, solo dopo aver effettivamente convinto l’Ue con proposte concrete e serie, potrebbe ottenere aiuti anticipati.
Dunque non oggi: momentaneamente l’Eurogruppo boccia la Grecia reputando la lista di riforme appena presentate assolutamente incompleta e poco attendibile. Alcuni tecnici definiscono addirittura “da dilettanti” alcune delle ultime misure proposte dal governo greco, quale ad esempio l’idea di utilizzare turisti e giovani come ispettori anonimi per combattere e fronteggiare il fenomeno dell’evasione fiscale. Secondo i tecnici di Bruxelles le soluzioni per ora prospettate non sono assolutamente sufficienti per sbloccare l’ultima tranche di aiuti da 7,2 miliardi.
Arianna Boni
(Mediterranean Affairs – Contributing editor)