La commissione Giustizia del Senato, sorprendendo tutti, ha dato il via libera al ddl anti corruzione che ora è atteso per l’Aula alle 17,30 di oggi. L’unico subemendamento presentato da Giacomo Caliendo (FI) alla proposta di modifica del governo sul falso in bilancio è stato respinto. Il ddl anti corruzione non era in calendario. “Abbiamo chiesto e ottenuto un cambiamento del calendario perché consideriamo necessario che il provvedimento contro la corruzione vada in aula oggi: non è una bandierina per avere visibilità ma un atto parlamentare decisivo. Significa che è finita la fase istruttoria e si accede ad un percorso che porterà all’approvazione del provvedimento in tempi che ci auguriamo siano molto rapidi. È una decisione che il Pd ha voluto e promosso e di cui abbiamo ottenuto l’approvazione” ha detto il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda, parlando con i giornalisti dopo la conferenza dei capigruppo di palazzo Madama. “La commissione Giustizia -ha aggiunto- sta ancora lavorando agli ultimi emendamenti ma il presidente Palma si è impegnato in conferenza dei capigruppo e il provvedimento sarà licenziato dalla commissione in modo da essere incardinato in aula per le 17.30”.
Anti Corruzione, la polemica del M5S
“Anti-corruzione, il governo Renzi rischia di ritardare l’esame in aula della legge di almeno 15 giorni. Vedremo alla prova dei fatti se il capogruppo Pd Luigi Zanda riuscirà a fermare l’auto-ostruzionismo in malafede del governo. Sulla corruzione “la farsa è servita. Il governo annuncia un passo avanti e ne fa due indietro”. Lo sostiene il senatore Andrea Cioffi, capogruppo M5S al Senato. “Sul ddl anticorruzione in Senato – prosegue Cioffi – i tempi si allungheranno a causa di un emendamento. Perché Nitto Palma prima ha ammesso l’emendamento del governo, e due giorni dopo dice che è inammissibile, e riferisce che purtroppo ci saranno lunghe discussioni in Aula su questo punto? E perché il governo scrive un emendamento inammissibile? Incompetenza o dolo politico? Si sono sbagliati sia Palma che il governo, o si sono messi d’accordo per far slittare ancora la legge anticorruzione, magari a dopo le prossime elezioni?”.