L’Imu agricola diventa legge, maggioranza spaccata e opposizioni critiche
Dopo il Senato, anche la Camera dei Deputati dà il disco verde al decreto legge Imu agricola, che diventa legge dello Stato con 272 sì, 153 no e 15 astenuti.
Esenzioni: il criterio sarà basato su parametri Istat
Il provvedimento cambierà le modalità di esenzione dei comuni: l’esecutivo ha, infatti, sostituito il “criterio altimetrico” con i parametri di classificazione degli enti redatti dall’Istat. In altre parole, se il terreno si trova in un comune totalmente montano, non si dovrà pagare l’imposta, al contrario di quanto avviene negli enti definiti come “parzialmente montani” e in quelli “non montani”. Per i primi, però, la tassa non si applicherà nel caso in cui il terreno appartenga o a un coltivatore diretto o a un imprenditore agricolo professionista.
Comunque la questione non è ancora risolta del tutto: con una serie di ordini del giorno, che non hanno cambiato l’impianto della norma licenziata da Palazzo Madama, l’esecutivo è stato chiamato a convocare una commissione tecnica, che affronti in maniera approfondita la questione. Sul fronte dei pagamenti, poi, ci sarà tempo sino al 31 marzo per saldare senza gli interessi e sarà previsto un rimborso su richiesta per quei contribuenti che avevano già pagato ma non dovevano farlo.
Ministro Martina: “Abbiamo tutelato chi vive di agricoltura”
Soddisfazione per il provvedimento è stata espressa da ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Maurizio Martina (Pd), che ieri, intervistato da Affari Italiani, ha parlato di “misure eque”. “Qualche mese fa il gettito calcolato sull’Imu agricola era di 400 milioni di euro, mentre oggi è di 260” ha, poi, spiegato il titolare di Palazzo dell’Agricoltura che ha sottolineato come “il Ministero dell’Agricoltura ha cercato di prevedere un meccanismo il più equo possibile e che, soprattutto, tenesse a mente le esigenze di chi vive di agricoltura”.
La maggioranza si spacca, critiche le opposizioni
Tuttavia, i malumori per la manovra serpeggiano sia tra i banchi della maggioranza che in quelle dell’opposizione. “L’approvazione del dl sull’Imu agricola è uno schiaffo agli agricoltori” ha commentato il capogruppo del Nuovo Centrodestra alla Regione Lazio Daniele Sabatini, a cui ha fatto eco anche il deputato di Area Popolare Angelo Cera, che ha dichiarato: “si tratta di un decreto legge fatto con i piedi, solo per fare cassa e colpisce nel mucchio”.
Sinistra Ecologia Libertà, invece, ha parlato di “tassa ingiusta che mortifica un settore importantissimo per l’economia italiana già particolarmente provato da una tassazione insostenibile”, puntando il dito contro le figure di vertice di Palazzo dell’Agricoltura: “È vergognoso – dicono dal partito guidato da Nichi Vendola – che il Ministro dell’Agricoltura, il viceministro e il sottosegretario non abbiano trovato il tempo di presenziare alla Camera alla discussione e al voto sull’Imu agricola”.
Molto critici anche i partiti di centrodestra. Se, ieri, il relatore di minoranza in quota Lega Nord Filippo Busin aveva parlato di “ruberia a danno dei Comuni”, con un tweet il segretario leghista Salvini , oggi scrive:
Camera approva #IMU AGRICOLA: altri 360 milioni RUBATI agli agricoltori italiani. Complimenti a #PD e #NCD: MI FATE SCHIFO! #Salvini#Lega
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 19 Marzo 2015
Da Fratelli d’Italia, invece, Giorgia Meloni ha affermato che “gli agricoltori pagano le marchette elettorali di Renzi”, mentre in Forza Italia, da Twitter Raffaele Fitto annuncia la class action contro il governo per eliminare l’Imu sui terreni agricoli”.
#controimuagricola presentato emendamento per abolire questa tassa ingiusta. Pronti a classaction contro il Governo http://t.co/8zBiIt1V2P
— Raffaele Fitto (@RaffaeleFitto) 17 Marzo 2015
Protesta, infine, anche il Movimento Cinque Stelle che, dopo il post comparso sul blog di Beppe Grillo ieri, in cui il comico genovese invitava ad “abolire completamente questa inutile tassa strumentale”, si è presentato in aula con il cartello “No Imu. La terra non si tassa”.