Dopo la bufera per il caso Zaia e la dolorosa estromissione dalla Lega di Matteo Salvini, Flavio Tosi con sta cercando ora di costruirsi una nuova identità politica. La situazione tuttavia non sembra affatto semplice.
Dopo lo scandalo che ha travolto Maurizio Lupi e le cui ripercussioni hanno investito l’intero NCD, appare infatti in bilico l’alleanza con il partito di Angelino Alfano. Qualche giorno fa Tosi, attraverso la compagna e senatrice veneta Patrizia Binisella, aveva espresso la sua decisione di correre da solo, appoggiato solamente dalle liste civiche venete. L’intesa non era stata esclusa ma appariva sempre più lontana.
Ncd vorrebbe l’alleanza con il sindaco
Tuttavia l’NCD manifestava attraverso le dichiarazioni del ministro Lupi la certezza dell’accordo con il sindaco di Verona: “Prima dello strappo Tosi ha voluto rassicurazioni sul fatto che lo avremmo appoggiato, per cui ora niente giochetti” puntando ancora ad un possibile accordo anche con Forza Italia: “Comunque vada, noi giocheremo la sfida delle Regionali con Tosi. Qui ci saranno grandi sorprese e credo che Berlusconi non possa farsi scappare questa storica opportunità”.
Ma il sindaco non vuole simboli di partito
Le condizioni poste da Tosi, intervistato stamane a Milano in occasione di una mostra, potrebbero però essere un ostacolo per il nuovo centrodestra. Il primo cittadino di Verona infatti ha ribadito la volontà di concorrere con l’appoggio delle liste civiche: “Stiamo ragionando sulle liste civiche, sull’aggregare liste civiche, perchè in Veneto come ovunque ce ne sono tantissime e radicatissime”. Non solo: in riferimento alla possibilità che nella coalizione vi siano riferimenti ai simboli di partito, ha nicchiato: “Se ci saranno altre alleanze con soggetti di centro o centrodestra, l’auspicio è che tutti ragioniamo in termini di simboli civici. “Uno potrebbe fare anche riferimento a partiti nazionali però presentare un simbolo veneto; tanti esponenti di centrodestra hanno scelto di fare un percorso civico, condividendo un programma per la città: questo potrebbe valere anche a livello regionale”.
L’NCD dunque dovrà decidere se sottostare alle condizioni di Tosi per tentare un riavvicinamento e poter correre con lui alle regionali del Veneto. Le alternative d’altronde sembrano poche, considerando la storica ostilità della Lega per il partito di Alfano e la molto probabile alleanza di Berlusconi con Salvini, confermata dallo stesso Flavio Tosi: “Alla fine, al di là del tira e molla, dell’alzare la posta e del mettere in ballo le altre regioni, credo che sia nell’ordine delle cose che Berlusconi si allei con la Lega e con Salvini, è sempre stato così”. Nessuna possibilità, quindi, che i forzisti appoggino la candidatura: “Sicuramente Silvio Berlusconi sente e vede Matteo Salvini più di quanto non senta e non veda Flavio Tosi”.