Sondaggio SWG: M5S risale, bene anche PD e FDI, calano Forza Italia e Lega (20/03)
L’istituto SWG, come di consueto al venerdì, il 20 marzo 2015 ha diffuso i dati del suo sondaggio settimanale che contiene sia le intenzioni di voto, sia due quesiti di natura politica che in questa rilevazione si soffermano soprattutto alle regole di bilancio imposte a livello europeo.
Sondaggio SWG: le intenzioni di voto
Partendo dalle intenzioni di voto, la variazione più significativa rispetto alla scorsa settimana riguarda la crescita del Movimento 5 Stelle, che dal 16,5% si porta al 17,7%, guadagnando oltre un punto. Della stessa entità, ma con segno negativo, il calo di Forza Italia, che scende al 14,8% (-1,2). Settimana non molto positiva anche per la Lega Nord che plana al 12,2% (-0,8). Il Partito Democratico, dal canto suo, recupera mezzo punto e con il 39,7% odierno torna a sfiorare il quaranta per cento che superò nella tornata delle elezioni europee della primavera di un anno fa.
Se lo sbarramento fosse al tre percento, oltre alle forze politiche menzionate riuscirebbero ad entrare altri due partiti: SEL al 3,4% (+0,2) e Fratelli D’Italia, che questa settimana si colloca esattamente sulla soglia del 3%, grazie ad un ampio recupero di quasi un punto, probabilmente sottratti a Forza Italia e alla Lega che, come abbiamo visto, risultano in flessione. Perdendo anch’esso quasi un punto percentuale, scenderebbe al 2,9% – sotto lo sbarramento – il Nuovo Centro Destra, travagliato anche per le vicende che coinvolgono il dimissionario ministro Lupi.
Tra i partiti minori, Rifondazione Comunista è stimata all’1,4% (+0,2), mentre Verdi e Italia Unica avrebbero entrambi lo 0,8%.
Sondaggio Swg: gli italiani all’UE chiedono solidarietà e flessibilità
Eccoci ai due quesiti politici del sondaggio Swg che scaturiscono da una rilevazione condotta tra il 9 e l’11 marzo. Il primo ha domandato agli italiani se gli stati europei dovrebbero, rispetto a oggi, godere di maggiore o minore flessibilità di bilancio. Secondo un’ampia maggioranza del 57% i vincoli dovrebbero essere allentati, mentre è il 19% a difendere una linea maggiormente rigorista. A difendere lo status quo è appena il 5%, mentre quasi un intervistato su cinque non sa rispondere al quesito.
Quello seguente, analogo, chiede invece se tra i paesi europei ci dovrebbe essere sostegno reciproco anche in ambito di bilancio, con trasferimenti verso i paesi in difficoltà, oppure se ognuno dovrebbe contare solamente sulle proprie forze. La quota dei “solidali” anche in questo caso è quella maggioritaria, con il 60% dei rispondenti, mentre gli “egoisti” risultano il 24%.