Il Presidente nigeriano Goodluck Jonathan, intervistato dalla Bbc, si è detto fiducioso riguardo alla sconfitta di Boko Haram. “Non ci vorrà più di un mese” per sconfiggerli, ha detto.
La sconfitta di Boko Haram
“Sono sempre più deboli ogni giorno di più” così ha detto Goodluck Jonathan riferendosi al gruppo terroristico Boko Haram; “non ci vorrà più di un mese per riconquistare i territori finora nelle loro mani” ha aggiunto il presidente nigeriano che tenterà di essere confermato il 28 marzo.
I primi attacchi di Boko Haram nel nord est del paese risalgono al 2009, fino a oggi si contano 13mila vittime. Jonathan ha ammesso che la risposta statale all’insurrezione islamista inizialmente non è stata abbastanza forte: l’inefficacia delle forze di sicurezza nigeriane è stata ricollegata alla mancanza di risorse ed equipaggiamenti.
Tuttavia, ha affermato Jonathan, la situazione adesso è molto diversa: la campagna militare anti-islamista iniziata a fine febbraio ha riportato sotto il controllo delle autorità centrali dozzine di comunità. Il contingente formato insieme a truppe di Ciad, Niger e Camerun ha contrastato con successo gli insorti sia a Yobe sia ad Adawama. Anche lo stato del Borno, al confine con il Camerun, quello maggiormente colpito dalla crudeltà di Boko Haram, presto tornerà sotto il controllo di Abuja.
Ottimismo elettorale
Le scorribande di Boko Haram hanno notevolmente influito sulla campagna elettorale oltre che sullo stesso svolgimento della tornata: l’appuntamento delle presidenziali è stato rimandato di 6 settimane, quando le forze di sicurezza hanno capito di non potere garantire la sicurezza in ampie parti del paese.
Da più analisti le dichiarazioni di Jonathan sono state giudicate troppo ottimistiche considerando che i miliziani di Boko Haram, ultimamente, hanno dimostrato di essere ancora in grado di condurre attacchi “hit-and-run”: tra mercoledì e giovedì, 11 persone sono morte in un assalto alla città di Gamboru. La città al confine col Camerun era stata da poco riconquistata dalle forze ciadiane che poi si sono ritirate senza essere sostituite.
È vero che la recente campagna militare sta avendo un discreto successo, d’altra parte, molti jihadisti sono fuggiti nella Foresta di Sambisa e sui Monti Mandara; anche se al momento si sono ritirate le forze di Boko Haram, avevano esteso troppo in profondità il loro controllo sul nord est del paese per scomparire così in fretta.