A Castel Volturno in provincia di Caserta è scontro per le prossime elezioni amministrative del 25 maggio. Il candidato del centrodestra Cesare Diana, infatti, è intenzionato a presentare ricorso contro due liste a sostegno del candidato Pd Dimitri Russo, perché non avrebbero rispettato la parità di genere. Il pomo della discordia è Laura Matrone 42 anni candidata Pd che, secondo l’aspirante sindaco Forza Italia, sarebbe in realtà un trans e andrebbe perciò a violare la norma di parità di genere in lista.
“L’hanno informato male, sono donna a tutti gli effetti dal 2002” commenta Laura Matrone, che in un’intervista a Repubblica racconta la sua storia. Originaria di Napoli, vive a Castel Volturno da quando aveva 14 anni. Nel 2002 si è operata e ha cambiato i connotati all’anagrafe. A sostegno del suo essere una donna a tutti gli effetti, Laura dichiara di essere legalmente sposata e separata, e al giornalista che le fa domande sulla sua vita passata la signora Matrone risponde: “Sono Laura, sono una persona. Non c’è bisogno di mettere continuamente un timbro dietro le spalle per dire chi ero. Sono una persona. Con una faccia, con due gambe, due braccia”.
Ex campionessa mondiale ed europea di taekwondo, dal 1990 Laura si occupa di spettacolo, canto, televisione e pubbliche relazioni, alternando al suo impegno di artista un lavoro come operatrice in una cooperativa per il sociale.
Per quanto riguarda i motivi che l’hanno spinta a candidarsi Laura infine dichiara: “So bene cosa significa vivere da queste parti.Se sei un turista la prima cosa che noti è la prostituzione di ragazze che sono costrette a stare sul marciapiede per tanti motivi. Esattamente come è costretta a fare una persona trans che non trova lavoro. Questo è un territorio che nasconde tutto ciò che è illegale. Ma le esigenze dei cittadini di Castel Volturno sono quelle di superare queste emergenze. Con la mia presenza stiamo cercando di dare un’apertura mentale e aiutare anche tutte quelle persone che vogliono essere se stesse e che forse hanno paura a mostrarsi per quello che sono veramente. Conoscere, informare, responsabilizzare, insieme a tanta legalità, sono le nostre parole d’ordine”.