Regionali Puglia, Fitto minaccia di candidarsi contro Forza Italia
Fitto in Puglia come Tosi in Veneto. Oppure il Tosi di Forza Italia come lo hanno ribattezzato tutti i giornali stamani. Lui, nel frattempo, gira tra Montecitorio e Palazzo Madama per istruire i fedelissimi. Raffaele Fitto, figlio d’arte (suo padre fu governatore democristiano della Puglia dal 1985 al 1988) e uomo delle preferenze al Sud, sarebbe pronto a candidarsi nelle sua regione alle prossime elezioni di maggio quando scadrà il mandato decennale di Nichi Vendola. Contro il suo stesso partito che– come confermato nella giornata di ieri – candiderà l’oncologo Francesco Schittulli.
Fitto ci stava pensando da tempo anche se Forza Italia sembrava aver ritrovato almeno una certa unità in Puglia. Ma, almeno nella sua regione, l’ex governatore vuole contare. Perciò dopo che mercoledì sera Berlusconi, incontrando alcuni imprenditori pugliesi, avrebbe riferito che “le liste le facciamo io e Vitali (commissario regionale di Fi, ndr)”, Fitto avrebbe preso la decisione. Si candiderà contro Forza Italia, sostenuto da due liste civiche.
Epurazione dei fittiani in corso?
“Stanno eliminando dalle liste della Puglia tutte le persone a me vicine– avrebbe detto ai suoi lo stesso Fitto, come riportato dal Corriere della Sera– candidarmi a governatore? Non ho ancora deciso niente. Ma non posso più escludere nulla. Se continuano queste furbate, ci penserò nei prossimi giorni. E che sia chiara una cosa. Io non mi faccio una listina nella coalizione insieme a Forza Italia. O sto con Forza Italia o vado fuori”. Più chiaro di così. Dalle liste della coppia Berlusconi- Vitali rimarrebbero fuori tutti i fittiani, cioè i critici nei confronti del partito nazionale. Così l’ex governatore non ci sta e rilancia. E, con la candidatura, la scissione sarebbe certa. Intanto c’è già chi riprende a sviscerare il pallottoliere: Fitto tra Camera e Senato controlla 36 parlamentari certi, più una decina a giorni alterni. Numeri pesanti per un partito, Forza Italia, che può contare su 70 parlamentari alla Camera e 60 al Senato. Poi, come se non bastasse, in Puglia Fitto conta eccome. Alle elezioni europee del maggio 2014 è risultato il secondo più votato in Italia, solo dopo Simona Bonafè: al Sud il capolista di Forza Italia ha racimolato ben 285.544 preferenze. 183mila solo in Puglia.
Zullo (Fi Puglia) “Fitto candidato ideale”
Mentre l’indiscrezione montava, uno dei primi commenti è arrivato direttamente dal capogruppo di Forza Italia in Regione, Ignazio Zullo: “Raffaele Fitto è il candidato ideale per il centrodestra in Puglia, la migliore opzione possibile. Peraltro da tempo Berlusconi e Forza Italia vedevano in lui l’artefice e il protagonista di una felice cavalcata in questa campagna elettorale contro il centrosinistra. Sono certo che Forza Italia sarà il primo partito ad appoggiarlo, considerato che Raffaele Fitto è un autorevole europarlamentare del partito”. E Schittulli? “Di fronte all’autorevolezza di Raffaele Fitto, farebbe volentieri un passo indietro non facendogli mancare il suo appoggio”.
Dal cerchio magico
Ieri, intanto, a Palazzo Grazioli si è riunito il comitato che dovrà decidere sul dossier “regionali”. C’erano Maurizio Gasparri, Anna Maria Bernini, Niccolò Ghedini, Simone Baldelli, Giovanni Toti, Altero Matteoli e perfino l’esautorato Verdini. Quando la riunione era già terminata, è arrivata la bomba-Fitto. In serata Giovanni Toti, consigliere politico dell’ex Cavaliere, scrive una nota di poche righe in cui definisce “sconcertante” una “candidatura auspicata mesi or sono dal partito” perché rappresenterebbe un “elemento di disturbo strumentale tale da danneggiare la nostra parte politica”.
Dura la replica anche del Commissario regionale Vitali che prevede una possibile vittoria di Emiliano in Puglia se si arrivasse alla scissione: “Sarebbe una scorrettezza politica gravissima; e se così fosse la sconfitta del centrodestra in Puglia avrebbe un unico responsabile: Raffaele Fitto; e per lui questa sarebbe una macchia indelebile”.
Giacomo Salvini