Libera, Don Ciotti: “Ci hanno rubato parole antimafia e legalità”
Il fondatore di Libera Don Ciotti parla di antimafia e afferma: “è una parola che non mi piace più, perché ci è stata rubata. Come legalità“.
In un’intervista a La Stampa Don Ciotti nel giorno del corteo di Bologna per i 20 anni dell’organizzazione, giornata memoria e impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, spiega come anche la parola ‘antimafia’ sia ormai priva del suo significato: “tutti la usano. Ma intanto sono state fatte leggi che hanno favorito i furbi e garantito i potenti. Non può esserci legalità senza uguaglianza sociale. Nessuna legalità senza rispetto della nostra Costituzione”.
“Continuare a non fare politiche giuste è la ferita più grande. Vedere l’Italia trascinarsi dentro meccanismi che spolpano continuamente i provvedimenti legislativi. Penso alla legge sulla corruzione: dovrebbe essere chiara, netta, senza compromessi, e invece…”.
Don Ciotti: “Caselli ha speso sua vita per bene comune”
Don Ciotti riflette poi sulle recenti intimidazioni subite dall’ex procuratore capo di Torino Giancarlo Caselli, duramente contestato da un collettivo dell’Università di Firenze per la sua presenza, annullata dopo le proteste, ad un incontro organizzato da Libera e le associazioni di sinistra: “Caselli – sottolinea Don Ciotti – ha speso la sua vita per il bene comune, cercando sempre di rispettare le regole. C’è chi dimentica la storia. C’è chi semplifica. C’è chi vive di miopie”.
“Corruzione e mafia stessa cosa”
“Per respingere le mafie, la corruzione e la criminalità organizzata servono leggi radicali, non leggi di compromesso, non leggi monche”. Lo ha ribadito il fondatore di Libera don Luigi Ciotti, sfilando in via Indipendenza a Bologna alla marcia in memoria di tutte le vittime delle mafie. “Io caccerei i mafiosi, chi li appoggia e i corrotti, mentre i politici hanno cacciato i migranti” ha aggiunto Ciotti spiegando che “il problema non sono solo i poteri illegali, criminali e mafiosi, ma anche i poteri legali che si comportano illegalmente”. “Corruzione e mafia sono due facce della stessa medaglia, la corruzione è l’avamposto che permette alle mafie di fare affari e raggiungere i suoi obiettivi”.