Rischiano di far saltare in aria un vero e proprio palazzo le esternazioni di Alessandra Mussolini, deputata di Forza Italia, circa la collega Nunzia Di Girolamo (Ncd) ed il suo ‘metodo elettivo’. “De Girolamo non so come sia diventata deputata. Anzi: lo so, ma non lo dico”, ha affermato Mussolini. Ed è subito polemica.
L’ex Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali del Governo Letta ha nel suo trascorso politico una rilevante esperienza politica di territorio: coordinatrice di Forza Italia nella città di Benevento. Il che la ‘scagionerebbe’ dalla facilità con la quale, secondo la Mussolini, sarebbe diventata entrata a Montecitorio nel 2008.
Mussolini contro Salvini, Lorenzin e Alfano
La Mussolini non la fa scampare a nessuno: “mi spiegate perché Salvini ha l’orecchino, forse perché anche lui è un Lgbt?”, si chiede.
Poi attacca Beatrice Lorenzin: “quelli che se ne sono andati dopo aver avuto tutto dal Cavaliere. Il ‘dentice’, la Lorenzin, ministro della Salute, dice ‘quasi quasi vado nel Pd’, ma ci andasse, andasse subito con Renzi”.
Quindi è la volta di Alfano, “segretario – del Pdl, ndr – miracolato”. Per arrivare, infine, al nodo della discordia, Nunzia De Girolamo. La Mussolini è netta: “prendete ad esempio quella lì, la Nunzia De Girolamo: non sapete quanto fosse berlusconiana, adesso che intende fare? Pensa che sia sufficiente uno sbattimento di palpebre per tornare al cospetto di Berlusconi? De Girolamo non so come sia diventata deputata. Anzi: lo so, ma non lo dico”.
A difesa di Nunzia De Girolamo
Angelino Alfano punta i piedi e difende la sua capogruppo alla Camera dei Deputati: “se una donna offende un’altra donna, offende se stessa. Nunzia De Girolamo fa politica con passione”.
Poi tocca alla Ministra Lorenzin: “fare parlare di sé a qualsiasi costo è una malattia virale alla quale, purtroppo, i politici non sono immuni, anzi. Stavolta ci è cascata malamente Alessandra Mussolini, alla quale è bastata una battuta tremendamente infelice per farsi puntare il faro che tutti rende celebri”.
Ma a difendere la De Girolamo ci pensano anche Paola Binetti, Barbara Saltamartini, Valentina Castaldini, Eugenia Roccella, Dorina Bianchi, Rosanna Scopelitti ed addirittura due esponenti di Forza Italia (lo stesso partito della Mussolini): Deborah Bergamini e Lara Comi.
Daniele Errera