Sul piano anti-corruzione del Governo c’è un’anticipazione di 12 pagine del quotidiano Repubblica.
In attesa del grande balzo in avanti, si scoprono le carte sulla direttiva firmata dal ministro all’economia Pier Carlo Padoan e dall’Autorità Nazionale Anticorruzione presieduta dal magistrato in aspettativa Raffaele Cantone, che prevede molte novità nell’ambito della trasparenza, garantita con la pubblicità delle scelte e delle vie intraprese dalle società pubbliche.
Le nuove regole del piano anti-corruzione
Le nuove regole si applicheranno subito alle aziende non quotate sotto il controllo del Ministero dell’Economia e, dopo qualche settimana ed un confronto con la Consob, anche a quelle quotate.
Si parla quindi di Anas, Rai, Fondo italiani di investimento, Sogei, Eni, Enel, Finemeccanica, Poste italiane, Ferrovie dello Stato ed ovviamente anche l’Expo, che rimane una struttura delicata su cui è bene agire prima che ulteriori scandali di corruzione possano pioverci sopra.
“Prevenire forme di illegalità”
Cantone, Gandolfi, Padoan e Madia: sono loro che domani presenteranno ufficialmente questa direttiva, che come primo segno di trasparenza andrà online per una consultazione, per poi diventare immediatamente operativa. Il concetto da essa contenuto è chiaro: si dovranno prevedere “misure idonee a prevenire forme di illegalità”, cercando inoltre di mettere in piedi e strutturare una “mappa delle aree a rischio”.
Leonardo Cecchi