Grecia: oggi Tsipras incontra Angela Merkel. Atene ha pochi giorni per evitare il default: il premier greco ha l’ultima possibilità di convincere l’Eurozona a erogare gli aiuti necessari.
La lettera di Tsipras
Il 15 marzo, Alexis Tsipras ha inviato una lettera dai toni ultimativi all’indirizzo di Berlino, anche se era rivolta a tutti i 18 partner dell’Eurozona. Il testo è stato riportato dal The Financial Times: il premier greco ha scritto che senza l’aiuto immediato delle istituzioni europee la Grecia non sarebbe riuscita a ripagare i propri debiti.
Il 20 marzo, Jean Claude Juncker ha prontamente messo a disposizione della Grecia 2 miliardi di euro. Il Presidente della Commissione Europea ha chiarito che tali fondi, rimasti inutilizzati tra quelli spettanti ad Atene, sarebbero serviti a contrastare il preoccupante tasso di disoccupazione giovanile greco e la conseguente “crisi umanitaria”. In cambio il governo greco si è impegnato a fornire una lista “completa e dettagliata” delle riforme che intende attuare dopo la proroga del “piano di salvataggio” concordata alla fine di febbraio.
Corsa contro il tempo
L’Eurozona non erogherà la prima tranche di aiuti (7,2 miliardi di euro) senza prima conoscere dettagliatamente il piano del governo greco per rilanciare l’economia nel medio periodo e risanare i conti pubblici. Insomma, la Merkel vuole dei patti vincolanti. Pericolosamente si avvicina la scadenza del 15 aprile: per ammissione dello stesso Tsipras, senza aiuti esterni, la Grecia non potrebbe più pagare stipendi pubblici e pensioni. Sarebbe default.
Si sta svolgendo, dunque, una corsa contro il tempo per evitare il crack finanziario. Angela Merkel anche oggi si impegnerà, spinta soprattutto dalla Casa Bianca, a evitare l’uscita della Grecia dall’Eurozona. Tuttavia, secondo Erik Nielsen, global chief economist di Unicredit, Tsipras non compirà mai un’inversione “a U” sulle sue politiche per cui la Grecia non potrà non uscire dall’euro e, quindi, piombare nel caos.