Elezioni comunali, Guerini (PD) “A Milano bisogna aprire fase nuova” E c’è chi pensa ad Andrea Guerra ex Luxottica
Nonostante manchi più di un anno alle elezioni comunali di Milano grande è l’attenzione del Pd alla fase del dopo Pisapia.
Ne parla in un’intervista a Repubblica il vicesegretario del Partito Democratico Lorenzo Guerini: “A Milano bisogna aprire una fase nuova, e ne abbiamo anche parlato più volte. È un atto di generosità nei confronti della politica. Giuliano per noi resta un punto di riferimento importantissimo per il centrosinistra milanese e lombardo. Io auspico che il suo contributo continui a essere molto forte”.
Pd, Guerini: “Non chiuderci nel recinto della politica”
Guerini oltre a commentare la scelta del sindaco di Milano Giuliano Pisapia di non ricandidarsi per la guida della città aggiunge: “Ora dobbiamo impegnarci a portare avanti il programma che lui ha cominciato a realizzare in questi cinque anni” e “muoverci con intelligenza senza chiuderci nel recinto della politica, per costruire una candidatura che raccolga il consenso più ampio”.
Primarie “Strumento principe”
“Non credo affatto che ci sia l’esigenza di un’esposizione muscolare da parte del mio partito. Ci mettiamo disposizione di un progetto, non vogliamo essere autosufficienti, sarebbe assolutamente sbagliato”. Le primarie “per noi restano lo strumento principe per individuare i candidati sindaci, e non solo quelli. Con quali modalità si terranno, lo decideranno i milanesi del Pd e della coalizione”. Salvini avversario ideale? “Noi vogliamo aprire Milano al futuro, la Lega sa solo predicare le chiusure”.
La carta a sorpresa del Pd
Superando i tanti nomi che circolano per il dopo Pisapia nel centrosinistra di cui abbiamo dato in questo nostro articolo la vera carta a sorpresa del Pd di Renzi per la successione a Palazzo Marino potrebbe portare al nome di Andrea Guerra.
L’ex manager di Luxottica già collabora con il Governo Renzi ma potrebbero essere le elezioni amministrative di Milano il vero trampolino di lancio per il manager prestato alla politica che godrebbe del pieno ed incondizionato sostegno dello stato maggiore del Pd, a partire dal segretario in carica Matteo Renzi che più volte ha speso parole di elogio verso Andrea Guerra.