Il figlio del giudice Esposito in visita ad Arcore a casa Berlusconi

Pubblicato il 25 Marzo 2015 alle 10:25 Autore: Ludovico Martocchia

Spunta il giudice che andò ad Arcore, a casa di Silvio Berlusconi, per quattro volte. Si chiama Ferdinando Esposito, nipote dell’ex procuratore generale della Cassazione e figlio del giudice che presiedette il collegio della Corte suprema per il processo Mediaset.

L’idea era di “entrare in politica”: così emerge dagli interrogatori degli inquirenti bresciani che indagano su Esposito, come riportato dal Corriere della Sera.

Perché il pm milanese è indagato

L’ex Cavaliere con questa vicenda c’entra poco o nulla. I procuratori bresciani Silvia Bonardi e Tommaso Buonardi accusano Ferdinando Esposito di “tentata induzione indebita” per un attico in affitto per 32 mila euro annui e un’ipotesi di “tentata estorsione”. Insomma suona strano come il giudice milanese abbia vissuto per anni in una casa vicino al Duomo senza “pagare una lira”, prima grazie ai suoi amici Claudio Calza e Stefano Cauduro e poi grazie all’immobiliare amministrata da Cristina Rossi. In aggiunta lo si accusa anche per un terzo addebito, due prestiti da 5 mila euro da parte di un commercialista.

 ferdinando esposito

“Non ho trattato dei processi Ruby e Mediaset”

Il rapporto con Berlusconi era “assolutamente pulito”, dichiara il giudice durante gli interrogatori. Era stato presentato dalla parlamentare di Forza Italia Michela Brambilla e il solo scopo dei quattro viaggi di Esposito alla villa di Arcore era di discutere su un’eventuale “entrata in politica”. I doni che riceveva erano “soltanto regalie d’uso che è solito dare a tutti quando si presentato lì”. Essenzialmente “cravatte”. Esposito ribadisce: “io mai e poi mai nella maniera più assoluta ho trattato questioni che avessero a che fare con i processi Ruby e Mediaset”.

Uno dei grandi accusatori è anche l’avvocato Michele Morenghi, in passato grande amico di Esposito. L’avvocato denuncia i viaggi del giudice: andava “da Berlusconi per riferirgli informazioni sulle indagini a suo carico che riusciva a carpire dai colleghi alla macchinetta del caffè dell’ufficio”. Anche se il pm accusato controbatte sostenendo non ci sia nulla di vero in tali affermazioni. Anzi Morenghi è stato anche denunciato sempre da Esposito per calunnia nel 2014.

L'autore: Ludovico Martocchia

Nato e cresciuto nella periferia romana. Ha frequentato il Liceo Scientifico Francesco D'Assisi, ora studia Scienze Politiche alla Luiss. Da sempre appassionato di politica, scrive anche su Europinione.it. Ma prima di ogni cosa, libero pensatore.
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