L’eliminazione dall’Europa League non fa bene al titolo della Juve in Borsa. Dopo lo 0-0 fatale contro il Benfica, l’azione Juventus viene venduta. L’uscita dalla competizione costa al club bianconero la possibilità di incassare i 2,5 milioni legati alla partecipazione alla finale, che sarebbero raddoppiati a quota 5 milioni con una vittoria. E anche il mercato fa i conti in tasca al club torinista, vendendo il titolo che cede circa due punti percentuali a metà mattina, in area 0,24 euro. Il listino principale, in una giornata cauta, è invece in leggero rialzo; gli altri titoli dei club quotati, Roma e Lazio, sono poco mossi intorno alla parità.
Per le azioni della Juventus si registra anche un elevato volume di scambi. Dopo poche ore di contrattazioni sono già passati di mano 2 milioni di pezzi, contro una media giornaliera di 2,8 milioni negli ultimi tre mesi. Gli investitori sanno bene, in base a un report di Intesa Sanpaolo di cui abbiamo dato conto qui, che la prematura esclusione dalla Champions League avrà impatti sul bilancio corrente (2013/2014), con gli analisti che hanno ampliato la perdita stimata a più di 23 milioni. La mancata vittoria dell’Europa League – a valere però sul prossimo anno – comporta anche l’impossibilità di partecipare alla Supercoppa Europea, che in caso di vittoria avrebbe garantito un bel gruzzoletto da 3 milioni. Quanto al ranking, la Juventus è sedicesima e la seconda fascia per i sorteggi Champions è in ghiaccio con le 5 vittorie in Europa League.
In collaborazione con Calcio & Finanza