Regionali, per ora niente accordo Fi-Lega. Correranno da soli?
L’accordo tra Forza Italia e Lega in vista delle Regionali di maggio ancora non c’è. Matteo Salvini e Silvio Berlusconi sembrano non parlare la stessa lingua. Nonostante l’incontro che, secondo un retroscena del Corriere della Sera, sarebbe avvenuto domenica nel pomeriggio. Intanto il leader del Carroccio ha smentito in mattinata con una nota bollando la ricostruzione di Via Solferino come “assolutamente fantasiosa” e chiarendo che non è previsto “alcun incontro con Berlusconi” neppure nei prossimi giorni perché “a proposito di indiscrezioni, se volessi dar retta agli ottimi sondaggi (in Veneto Zaia è avanti di oltre 10 punti) non abbiamo bisogno di niente e di nessuno”. Traduzione: non ci presentiamo col cappello in mano da nessuno. D’altro canto, sul quotidiano diretto da Ferruccio De Bortoli stamani si leggeva un intervista al consigliere politico dell’ex Cavaliere, Giovanni Toti, che confermava indirettamente la notizia, senza smentire: “stiamo lavorando con tutte le aree del centrodestra”, in particolare per le spinose questioni che riguardano “Veneto, Toscana e Liguria”.
Regionali, il mistero dell’accordo
Sempre secondo il retroscena del Corriere l’accordo proposto da Berlusconi a Salvini sarebbe il seguente: Forza Italia appoggerebbe Luca Zaia per la riconferma il Veneto e in cambio Salvini rinuncerebbe al suo candidato in Liguria, Edoardo Rixi, dove il centrodestra unito presenterebbe proprio Giovanni Toti. Il consigliere dell’ex premier, infatti, pur essendo piuttosto restìo ad abbandonare la politica nazionale, si piegherebbe facilmente alle volontà del padre-padrone. Inoltre la Lega dovrebbe rinunciare ad una lista “di disturbo” a Stefano Caldoro, in Campania. Mentre in Toscana, dove il Carroccio ha già presentato il proprio candidato, l’economista Borghi, tutto è ancora in alto mare. E si vocifera di una possibile candidatura unitaria: Deborah Bergamini, portavoce forzista. Per ora, però, queste rimangono ipotesi. Fantapolitica. Perché l’accordo di massima, non è stato raggiunto: “Salvini deve decidere cosa vuole fare, vorrei capire a che gioco sta giocando…” ripete da qualche giorno Berlusconi. Nel caso il tavolo saltasse (ipotetica del terzo tipo, ci perderebbero entrambi) è addirittura possibile una corsa solitaria di Forza Italia come auspicato ieri anche dal Foglio di famiglia della coppia Ferrara-Cerasa. I sondaggi non sono certo positivi ma, si sa, con un Berlusconi riabilitato tutto potrebbe tornare in discussione.
Salvini contestato a Milano dai servizi sociali
Intanto stamane Salvini è stato contestato pesantemente nella sua Milano dove ha già presentato la sua candidatura per le Comunali del 2016. Era andato in visita a uno stabile degradato in via Crespi, zona viale Monza. Oltre ai soliti centri sociali, il leader del Carroccio è stato accolto con fischi e cori ostili anche dai residenti del quartiere che hanno srotolato davanti a fotografi e giornalisti uno striscione: “via Padova è sempre antirazzista”.
Giacomo Salvini