Regionali Liguria, Pagano ritira la candidatura
Le regionali in Liguria continuano a riservare inaspettate sorprese. L’ex sindaco della Spezia, Giorgio Pagano, che si era candidato alla presidenza della Regione Liguria sostenuto da una lista civica di sinistra in alternativa alla candidata del centrosinistra Raffaella Paita (Pd), ha deciso di ritirare la sua candidatura. “L’ho fatto – spiega Pagano in un comunicato – nel nome della lotta alle frammentazioni e alle divisioni, un sentimento da molti condiviso, di cui mi sono fatto carico”. Oltre a Pagano, sostenuto da Altra Liguria, Verdi e gruppo di San Torpete, nei giorni scorsi ha avanzato la propria candidatura a presidente un altro esponente della sinistra radicale ligure, Luca Pastorino, che per partecipare alla competizione elettorale si è dimesso da deputato del Pd ed è sostenuto da Rete a Sinistra, in cui sono presenti, tra gli altri, Comunità di San Benedetto, Lista Doria, alcuni Pd civatiani, Arci,Rifondazione, pezzi di Cgil e movimenti e Sel.
Regionali Liguria, il Pd ai militanti “Non votate candidati alternativi”
“Nessuno vuole cacciare nessuno, non c’è niente di rivoluzionario, ma non si può sostenere un candidato diverso da quello del Pd perchè si pone un problema e si mette fuori dal partito”. Il Pd corre ai ripari e per evitare brutte sorprese, invita, anzi, ordina ai suoi militanti di votare il candidato uscito vincente dalle primarie ovvero Raffaela Paita. A chi si candida a liste alternative del partito la sanzione è la cancellazione dall’anagrafe degli iscritti per l’anno in corso e quello seguente. Per le altre violazioni le sanzioni vanno dal richiamo scritto alla sospensione per un periodo da un mese a due anni fino alla cancellazione degli iscritti. La commissione di garanzia, inoltre, giudica di “estrema gravità l’eventuale comportamento di iscritti specie se noti per avere nel recente passato rivestito incarichi di responsabilità per conto del partito che decidessero pubblicamente di fare campagna attiva a favore di candidati contrapposti a quello del Pd nella prossima consultazione regionale”.