“In riferimento alle notizie apparse oggi sugli organi di stampa circa possibili roghi di libri in occasione di un banchetto informativo del movimento politico Forza Nuova, non risulta alcuna iniziativa in merito e, in ogni caso, il servizio di ordine pubblico predisposto non consentirà che venga bruciato alcun libro”. Questo il contenuto di una nota diramata dalla Questura di Milano, in merito alla manifestazione che Forza Nuova terrà oggi alle 15:00 in Piazzale Oberdan, nel capoluogo lombardo, “a difesa della famiglia naturale”. In un post apparso il 26 marzo sul sito Forza Nuova Milano, viene specificato l’intento dell’iniziativa, per la quale è previsto l’allestimento di “un gazebo di denuncia/informazione dedicato alle mamme ed ai papà che sempre più numerosi stanno prendendo coscienza e consapevolezza della tragica partita che le note lobby vogliono condurre sulla pelle e nelle menti dei nostri bambini”.
Ai partecipanti – si legge nel comunicato – sarà consegnato un “elenco di case editrici e di titoli di promozione delle teorie omosessualiste e gender, diffusi e distribuiti nelle scuole elementari, medie ed anche materne del nostro paese. Dietro colorate copertine, simpatici personaggi e divertenti disegni – prosegue la nota – si nasconde l’orribile strategia che vuole malignamente insinuare nelle menti dei bimbi più piccoli la presunta normalità di ogni sovversione dell’ordine naturale, fino all’autodeterminazione del proprio genere”.
Forza Nuova: “I libri gay per bambini andrebbero bruciati”
Poi, la parte più controversa del post: “Non sarà popolare, ma l’unico utilizzo che ci viene in mente per alcuni testi che abbiamo sfogliato… è quello di accendere il fuoco nel caminetto o nella stufa di casa”. Frase che ha scatenato l’indignazione di politici e attivisti. “Posto che in Lombardia è vietato l’utilizzo di caminetti e stufe a legna – affermano i “Sentinelli”, gruppo a difesa della laicità, dell’antifascismo e dell’antirazzismo – ci teniamo a precisare che iniziative di questo tenore ricordano fin troppo bene i Buecherverbrennungen, ossia i roghi di libri organizzati dai nazisti in Germania nel 1933”.
“Iniziativa Forza Nuova un oltraggio alla città di Milano”
Dello stesso tenore la nota diramata da alcuni consiglieri Pd, tra cui Carlo Monguzzi, Paola Bocci, Lamberto Bertolè, David Gentili e Alessandro Giungi: “Bruciare i libri che hanno a tema l’omosessualità era un comportamento tipico del regime nazista. Tale orrendo ritorno al più terribile dei passati deve essere censurato e respinto, con il massimo impegno, dalle forze democratiche, politiche, sociali, istituzionali, milanesi e nazionali. Milano, città medaglia d’oro della Resistenza, nel settantesimo anniversario della Liberazione non può subire un simile oltraggio”, scrivono i consiglieri, chiedendo anche di valutare “l’eventuale violazione delle norme penali e costituzionali che puniscono l’apologia di fascismo e la ricostituzione del partito fascista”. Sdegno condiviso anche da Luca Gibillini, responsabile diritti civili di Sel, secondo il quale con “questo invito al rogo” si è “oltrepassata la soglia della libera espressione”, perché “evocare rogo di libri di nazista memoria è definitivamente fuori dall’ordinamento democratico”.