La manifestazione Fiom non è piaciuta al quadro dirigenziale del Pd. “Abbiamo assoluto rispetto per chi manifesta anche se francamente la piattaforma di questa manifestazione sembra difficile da comprendere sul piano sindacale. Mi pare che Landini sia concentrato sulla formazione di questa costola politica mentre a noi interessano di più i contratti di lavoro che dipendono anche dalle scelte del governo” dice al Messaggero Lorenzo Guerini, vicesegretario Pd.
Anche la minoranza democrat ha usato toni duri contro Landini e la sua manifestazione. Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro alla Camera, e rappresentante della minoranza Pd, dalle colonne di Repubblica, attacca: “Non condivido le motivazioni della manifestazione che sono, in primo luogo, antigovernative. E poi c’è la posizione sul Jobs Act, riforma che Landini contesta totalmente. Io invece ho lavorato a quel provvedimento cercando di portare correzioni a vantaggio dei lavoratori. Stimo e rispetto Landini e penso che prima o poi scioglierà l’ambiguità su cosa diventerà la sua Coesione sociale. Certo lui si muove in un’ottica da antagonista, io da riformista. Penso che il sindacato sia un soggetto politico, ma dico anche che la sua essenza sta nella constatazione, per questo mi pare un pò strano che la Fiom non riesca a fare alleanze dentro il movimento sindacale e lo cerchi fuori”.
Manifestazione Fiom, Bindi: “Renzi non è peggio di Berlusconi”
Rosy Bindi, rappresentante della minoranza Pd ieri in piazza con la Fiom, usa con Landini prima il bastone e poi la carota. “No, Renzi non è peggio di Berlusconi, ma non bisogna sottovalutare che una parte del Paese la pensa così”. “Io credo che Landini sappia fare bene il sindacalista e che non dovrebbe esserci bisogno di un nuovo partito – sottolinea Bindi – Ma negare la capacità di rappresentanza sociale del sindacato, dire che le sigle devono stare solo ai tavoli dei contratti è stato un grande errore. I sindacati hanno sempre avuto un ruolo di proposta politica in questo paese, la concertazione è stata parte essenziale della democrazia e delle scelte di governo. Gli è stata negata importanza, è normale che vogliano riprendersela”.
Stefano Fassina, presente ieri alla manifestazione Fiom, avverte il suo partito: “Molti dal Pd se ne sono andati via, iscritti e militanti che hanno mollato il Pd e ieri erano in piazza” afferma a QN. “La coalizione sociale di Landini non è un soggetto politico”, spiega, “tenta di rispondere a domande sociali che il Pd non si pone più. Il Pd non deve coincidere col presidente del consiglio nè con i gruppi parlamentari, non rappresenta più i diritti dei lavoratori, ma gli interessi del più forte”.