Sondaggio Ipsos: gli elettori bocciano la candidatura di De Luca (29-03)
A due mesi dalle elezioni regionali che porteranno alle urne circa 17 milioni di cittadini, il sondaggio Ipsos pubblicato dal Corriere della Sera, domenica 29 marzo, analizza la situazione sulle vicende politiche più calde in Campania e in Veneto e si sofferma sulla questione alleanze nel centro-destra.
Si parte dalla vicenda De Luca. L’ex sindaco di Salerno ha una condanna in primo grado per abuso d’ufficio ma nonostante questo ha vinto le primarie del centrosinistra e sfiderà, quindi, il governatore uscente Caldoro, ma come ampiamente sottolineato dal mondo dell’informazione, secondo la Legge Severino gli amministratori condannati in primo grado non possono ricoprire cariche pubbliche. Cosa ne pensano gli elettori? Secondo la ricerca demoscopica l’83% boccia senza appello questa candidatura poiché se anche questo venisse eletto rischierebbe seriamente di non poter fare il Presidente della Regione Campania. Un elettore su dieci ritiene sbagliato il provvedimento legislativo poiché a loro modo di vedere una condanna lieve non può fermare chi ha un consenso popolare.
Risalendo lo stivale ed arrivando in Veneto, l’istituto guidato da Nando Pagnoncelli si concentra sulla guerra politica Tosi- Zaia. In questo caso le opinioni sono estremamente diversificate: il 26% ritiene che il governatore uscente sarà riconfermato perché ha governato bene, il 24% pensa che la spaccatura tra le file leghiste rappresenti un rischio per la rielezione di Zaia, mentre il 19% lo dà battuto con o senza Flavio Tosi. L’opinione prevalente, con il 31%, è il non so sulla vicenda, segno tangibile di un quadro molto fluido.
Gli ultimi due quesiti riguardano la questione alleanze all’interno del centro-destra sia per le regionali, sia per il livello nazionale a prescindere dall’evento elettorale. Secondo il 35% Berlusconi non dovrebbe presentarsi con Salvini alle regionali perché le loro idee sono distanti, il 27%, invece, sceglie l’opzione “tattica” secondo la quale l’accordo dovrebbe essere fatto per consentire la vittoria in alcune di esse, mentre il 13% ritiene giusta l’alleanza Forza Italia- Lega Nord.
Non considerando la tornata elettorale di inizio giugno, troviamo gli elettori dei due partiti praticamente spaccati i due. Tra gli azzurri il 43% è pro accordo, il 40% è contrario, tra i leghisti parità assoluta al 47%. I timori che bloccano questa alleanza sono da una parte l’eccessivo spostamento a destra della Lega, dall’altra parte, invece, cresce la voglia di prendersi in mano la il centro-destra italiano. Nel campione totale a tal proposito non ci sono dubbi: il 59% è scettico sull’accordo Berlusconi- Salvini.