Lega, Tosi aveva premeditato la sua uscita dal partito. L’indiscrezione arriva da un articolo pubblicato da Dagospia secondo il quale lo strappo tra il leader del Carroccio ed il sindaco di Verona sia avvenuto molto prima della data ufficiale del 14 marzo. Oggetto del contendere, lo ricordiamo, era la rivendicazione da parte di Tosi di maggiore autonomia per la Liga Veneta, da lui stesso presieduta, rispetto alla direzione lombarda del partito.
L’indiscrezione di Dagospia
L’indiscrezione dimostrerebbe invece che Flavio stesse meditando la propria uscita dalla Lega prima del noto dissenso con Salvini. Le prove starebbero nel fatto che il sito web “tosipresidente.it” sia stato registrato già il 17 febbraio. Quasi un mese prima della rottura ufficiale tra due.
I motivi ufficiali della spaccatura
Così fosse, cadrebbero inesorabilmente tutte le motivazione addotte sin qui alla spaccatura: lo slittamento a destra del Carroccio sulle orme del Front National della Le Pen in primis; la rivendicazione dell’autonomia delle camicie verdi venete rispetto alla direzione lombarda poi.
Le nuove motivazioni
Flavio Tosi ambiva dunque alla presidenza della regione Veneto già da tempo? Secondo le ultime indiscrezioni, sarebbe questa la notizia. Il sindaco di Verona il 17 febbraio aveva autorizzato Alessandro Scardino a registrare il sito sopra citato. Lo stesso Scardino già nel 2013 aveva provveduto, per conto di Tosi, a curare la presentazione dell’evento Ricostruiamo il Paese a Mantova. In quella occasione il sindaco di Verona aveva già dichiarato l’intenzione di voler concorrere alle primarie del centrodestra.
Inoltre, gli emissari di Tosi avrebbero prenotato gli spazi pubblicitari per le affissioni dei manifesti già a metà gennaio anticipando le agenzie della Lega Nord. Tutto lo scenario sembra diverso da come finora c’è stato raccontato.
Commissariamento Liga strategia Lega
Anche il commissariamento della Liga Veneta può essere visto da una nuova prospettiva. Ha rappresentato il tentativo, da parte della direzione del Carroccio ormai consapevole delle intenzioni di Tosi, di obbligare il sindaco di Verona ad uscire allo scoperto anzitempo.