Presentato nel corso del Tg La7 di lunedì 30 marzo il settimanale sondaggio Emg sulle intenzioni di voto e sulla fiducia nei leader politici.
Rispetto alla precedente rilevazione avanza lievemente il Partito Democratico, che si attesta al 37,2%. Il dato relativo al Movimento 5 Stelle è invariato al 20,3% ed pressoché stabile anche la Lega Nord al 15,4%. La maggiore variazione della settimana interessa Forza Italia che passando dall’11,4% all’11% tocca il suo valore minimo. I consensi “moderati” in uscita dal partito di Berlusconi continuano ad affluire verso destra, e non soltanto verso la Lega Nord, come testimonia la crescita di Fratelli d’Italia che raggiunge il 5%. Stabili, infine, SEL al 4,1% e NCD-UDC al 2,9%. Complessivamente l’area di centrosinistra al 42,5% aumenta così di qualche decimale ancora il vantaggio sul centrodestra al 34,3%.
Si contrae di un punto percentuale l’area di elettori che dichiarano di non essere intenzionati a recarsi ai seggi in caso di nuove elezioni politiche (42,5%) e diminuiscono leggermente anche gli indecisi, che rappresentano oggi il 17,2%. Nel complesso, secondo il sondaggio Emg, fra astenuti, indecisi e schede bianche il 62,1% delle elettorato non esprime, quindi, un’intenzione di voto per un partito.
Rilevando, invece, l’intenzione di recarsi ai seggi nelle sette Regioni interessate dal voto del prossimo 31 maggio, coloro che rispondono che lo faranno certamente o probabilmente sono in totale il 53,3% degli elettori, con un altro 22,1% che dichiara di essere indeciso: un dato che lascia comunque presupporre una bassa affluenza anche in questa tornata elettorale, che comprende Regioni con una tradizionale alta partecipazione al voto come Toscana, Umbria o Veneto.
Infine, il sondaggio Emg presenta come ogni settimana i dati riguardanti la fiducia nei leader politici, in questa occasione pressoché invariati rispetto alla scorsa settimana, con il “podio” sempre formato dal Presidente Sergio Mattarella al 50%, da Matteo Renzi al 32% e da Matteo Salvini al 21%. Le uniche variazioni questa settimana interessano Silvio Berlusconi e Beppe Grillo che arretrano al 14%.