Argentina: la sezione I della Cámara Federal ha respinto la denuncia presentata dalla Procura federale nei confronti del Presidente Cristina Fernández de Kirchner, del Ministro degli Affari Esteri Héctor Timerman e di altri politici.
Essi sono stati accusati di aver tentato di garantire l’impunità dei dirigenti iraniani accusati di aver organizzato l’attentato contro l’Asociación Mutual Israelita Argentina avvenuto il 18 luglio 1994, a Buenos Aires, causando 85 vittime e oltre 200 feriti.
Continua la vicenda giudiziaria
Due giudici su tre hanno votato per respingere la denuncia presentata dal procuratore German Moldes, stabilendo che non è stato commesso alcun crimine e confermando la sentenza di non luogo a procedere già emessa lo scorso 26 febbraio dal giudice federale Daniel Rafecas, il quale aveva richiesto l’archiviazione delle indagini.
Tuttavia, ciò non mette fine al procedimento giudiziario, dato che la Procura federale può presentare appello presso un’altra corte d’appello oppure alla Corte Suprema de Giustizia. In tal caso, saranno riviste le accuse avanzate dal procuratore federale Alberto Nisman, ritrovato senza vita nel suo appartamento lo scorso gennaio, poco prima dell’udienza in Congresso per presentare un dossier di circa 300 pagine riguardante le incriminazioni. Dopo la sua morte, l’accusa è stata ripresa prima dal procuratore federale Gerardo Pollicita, intenzionato a proseguire il lavoro condotto da Alberto Nisman.
Il mistero della morte di Nisman
La sua scomparsa è ancora avvolta nel mistero: trovato morto quasi un mese fa nel bagno del suo appartamento con un colpo d’arma da fuoco alla testa, non è ancora stato definito di suicidio oppure omicidio.
Nel frattempo, Sandra Arroyo Salgado, l’ex moglie del procuratore federale Nisman, ha presentato i risultati di perizie che escludono sia il suicidio sia l’incidente e avalla l’ipotesi dell’omicidio. In particolare, secondo Arroyo Salgado, l’autopsia sul corpo di Alberto Nisman è stata effettuata in assenza dei familiari, e ciò avrebbe permesso di arrivare “a conclusioni affrettate”.