Mattarella in Francia: “C’è bisogno di più Europa”

Pubblicato il 31 Marzo 2015 alle 10:09 Autore: Ludovico Martocchia
Mattarella Francia Hollande

Parole di intesa tra Sergio Mattarella e François Hollande per la visita del Capo di Stato italiano in Francia. I due paesi fondatori, insieme con la Germania, devono “stimolare la politica di crescita che l’Unione europea ha impostato e che ha iniziato a fare”. A termine dell’incontro i due presidenti fanno capire quanto ci sia piena convergenza sulle tematiche economiche: “siamo determinati affinché la crescita e la ripresa siano quanto più forti possibili e si possano creare posti di lavoro”, ha continuato nella conferenza stampa il Capo di stato francese.

Un ottimismo previsto

I pensieri esposti da Sergio Matterella in concomitanza dell’incontro di ieri con il Presidente della Francia ricalcano un ottimismo già dimostrato nell’intervista al quotidiano francese Le Figaro, al quale aveva dichiarato: “con tutta la prudenza necessaria, si può dire che l’Italia si appresta ad uscire dalla crisi”. Molti indicatori, sempre secondo il neo-presidente “ci portano a credere che s’inizia a vedere l’uscita dal tunnel”. Una consapevolezza dei mezzi dell’Italia che nasce anche dopo il discorso di Mario Draghi ai deputati italiani.

Visione identica sulla crisi libica

Eppure le maggiori convergenze tra i due paesi, per l’inquilino del Colle più alto, provengono dalla questione del Nord Africa: “c’è una condivisione piena per le questioni che riguardano sia l’Unione Europea sia gli scenari internazionali”. Sulla crisi libica, sul terrorismo e l’immigrazione ha affermato: “per la Libia sono settimane cruciali, sia per l’azione diplomatica sia sul terreno e bisogna evitare il pericolo che l’Isis si insedi con basi terroristiche nel Paese e stroncare il traffico di profughi ed emigranti”.

Mattarella in Francia

Si nota come il problema del terrorismo, già affrontato nell’intervista al giornale francese, sia tra le priorità del Presidente: “contro questa aggressione alla civiltà e alla cultura bisogna rispondere con una reazione non solo militare, ma culturale per contrastare una campagna di odio e di reclutamento anche su internet. Bisogna rispondere con un nuovo partenariato di civiltà”.

La necessità “dell’accrescimento dell’integrazione dell’Unione”

Ma la sferzata arriva in conferenza stampa, dove rispolvera la parola “integrazione”, un fattore fondamentale per il proseguimento del cammino comune. “Come la crisi ha dimostrato c’è bisogno non di meno Europa ma di più Europa per il futuro dei nostri paesi”, ha chiosato nelle battute finali della conferenza istituzionale.

L'autore: Ludovico Martocchia

Nato e cresciuto nella periferia romana. Ha frequentato il Liceo Scientifico Francesco D'Assisi, ora studia Scienze Politiche alla Luiss. Da sempre appassionato di politica, scrive anche su Europinione.it. Ma prima di ogni cosa, libero pensatore.
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