Forestali, tutti o quasi in loro difesa. Il Governo sta per approvare il ddl che introduce nel codice penale i delitti ambientali e nello stesso tempo vuole accantonare il Corpo Forestale dello Stato. Un emendamento al ddl di riforma della Pubblica amministrazione stabilisce infatti l’accorpamento del CFS alla Polizia. Il coro di proteste parte dalla manifestazione a Roma in Piazza delle Cinque Lune e si estende a tutta la penisola coinvolgendo, oltre ai sindacati del Corpo, anche ambientalisti, animalisti, parlamentari e comuni cittadini.
193 anni di storia in difesa dell’ambiente
Da quasi 193 anni la Forestale è impegnata nella salvaguardia di ambiente, natura e territorio. Si occupa di svariati temi come quello della sicurezza agroalimentare oltre che ambientale, della tutela del territorio contro le eco e le agro-mafie, e della salvaguardia del patrimonio anche faunistico della nostra penisola. Tanti sembrano dunque i motivi per continuare a far esistere il CFS. Pochi, se non uno soltanto, quelli che indurrebbero alla sua soppressione: è il corpo di polizia più piccolo.
“8 mila uomini e donne impegnati sul territorio”
Il rappresentante sindacale dell’Ugl della Forestale, Federico Menichini, dalla piazza di Roma, contro l’accorpamento tuona: “Non c’è un criterio logico, né programmazione. Sono ottomila gli uomini e le donne che ogni giorno si impegnano sul territorio portando la propria esperienza e conoscenza anche in zone poco accessibili e spesso trascurate. Devono rafforzarci non accorparci. E soprattutto non devono confonderci con i migliaia di operai forestali delle Regioni che non fanno parte del Corpo e che sono spesso al centro di scandali”.
Ugl Cfs “Governo ripensi questo scellerato progetto”
Parole alle quali non può non unirsi il segretario nazionale dell’Ugl Corpo Forestale dello Stato, Danilo Scipio: “Il governo ripensi questo scellerato progetto di accorpare il Corpo Forestale dello Stato perché rappresenterebbe un vero attentato alla tutela dell’ambiente”. Proteste che, come detto, hanno raccolto un vasto numero di consensi. Proprio a quanti si sono dimostrati solidali, Scipio rivolge il suo appello: “Se tutti gli schieramenti hanno dimostrato, anche presentando emendamenti, che questa non è la strada da seguire ne facciano tesoro e continuino su questa strada modificando il testo proposto dalla Madia”.
Berlusconi in difesa dei Forestali
A schierarsi in favore dei Forestali c’è anche Silvio Berlusconi: “Il riordino delle Forze di Polizia non può passare attraverso la soppressione del Corpo forestale dello Stato: disperdere un patrimonio di competenza così importante per la protezione dell’ambiente, dell’agricoltura e del territorio sarebbe un grave errore”.
“Giusto eliminare sovrapposizioni”
Nella nota l’ex Cavaliere aggiunge: “È giusto eliminare le sovrapposizioni di competenze tra le varie forze dell’ordine, ma il progetto del Governo procede in modo affrettato ad accorpamenti che non garantiranno maggiore efficienza ma, anzi, rischiano di generare confusione in un settore, quale quello della polizia ambientale e agroalimentare, importantissimo per la tutela della salute dei cittadini e del nostro Made in Italy”. E conclude: “La Forestale ha sempre adempiuto ai propri compiti istituzionali in modo professionale e con grande dedizione, sapendosi adeguare ai cambiamenti della società. Non la sacrifichiamo sull’altare delle ‘riforme a tutti i costì, dell’ennesimo annuncio dalle ricadute nulle se non addirittura dubbie”.
M5S annuncia dura battaglia in Parlamento
Alle parole dell’ex premier sembra fare eco la conferenza stampa del M5S che contro l’emendamento promette una dura battaglia in Parlamento: “Il Corpo Forestale dello Stato non può essere accorpato alla Polizia come prevede il ddl sul riordino della pubblica amministrazione che arriverà in Senato il 2 aprile. Si tratta di una forza altamente specializzata per contrastare i crimini ambientali, con compito di controllo e sicurezza sul territorio e per il settore agroalimentare”.
L’allarme lanciato dai grillini
È sentore dei grillini che la soppressione dei Forestali possa consentire l’affidamento in appalto a privati di alcune funzioni finora competenza dell’organo di polizia. Patrizia Terzoni, intervenuta nella conferenza stampa, ha ricordato alcune di queste funzioni come la difesa della biodiversità, del suolo, delle piante e degli animali in via di estinzione: “Queste funzioni potrebbero essere date in appalto a privati e noi sappiamo cosa significa. Possono diventare fonti di mazzette, di malaffare come si è visto nei recenti fatti di cronaca”. Ben altra la preoccupazione dell’altro deputato penta stellato, Massimiliano Bernini: “Non vorrei che il corpo forestale venga usato per tappare una falla della polizia che è sotto organico e ha un età media molto alta”.
Legambiente “Contraddittorio eliminare Forestali”
Ovviamente a fianco dei Forestali è scesa in piazza anche Legambiente. Il presidente Vittorio Cogliati Dezza: “Appare francamente contraddittorio che, nel momento in cui il Parlamento si accinge finalmente ad approvare il Ddl che introduce i delitti ambientali nel codice penale, il Governo decida di smantellare uno dei principali strumenti di contrasto degli ecoreati”. Cogliati Dezza ha voluto anche ribadire l’importanza del CFS: “Il più diffuso corpo di polizia specializzato nella tutela dell’ambiente e del paesaggio ha un ruolo fondamentale nel contrastare tutte le forme di illegalità e minaccia del territorio: dagli incendi boschivi al dissesto idrogeologico, dall’abusivismo edilizio in aree interne allo smaltimento illegale di rifiuti, dai reati contro gli ecosistemi naturali e le specie protette fino agli illeciti in campo agroalimentare”.
WWF Italia “Aumenteranno i costi”
Non poteva essere da meno Wwf Italia che difende a spada tratta l’organo di polizia a rischio soppressione: “Il Corpo Forestale dello Stato rappresenta il 3% di tutte le forze di polizia e il 90% del suo costo è per il personale. Il trasferimento dei servizi oggi della Forestale ad altra amministrazione aumenterà i costi, si perderà l’economia di scala oggi garantita”. Sull’accorpamento fa inoltre notare come venga ignorato il fatto che “a molte funzioni del Cfs sono strettamente legati i parchi nazionali che godono dei servizi del Corpo Forestale anche in relazione all’utilizzo dei beni demaniali che vengono gestiti dai parchi per conto del ministero Politiche agricole”. Il rischio paventato dal Wwf è che “serviranno altre disposizioni normative per regolamentarle e che quindi nella migliore delle ipotesi questi servizi rimarranno quantomeno sospesi se non abbandonati”.
Provvedimento verrà esaminato in Senato il 2 aprile
Tutti, o quasi, contro il provvedimento che verrà esaminato nell’aula del Senato giovedì 2 aprile. Il coro quasi unanime di proteste ha già alzato il proprio volume. Cosa accadrà nell’aula staremo a vedere.