Risultati elezioni Nigeria: la prima volta dell’opposizione
Risultati elezioni Nigeria: Goodluck Jonathan passa il testimone a Muhammadu Buhari; è la prima volta che un presidente in carica viene sconfitto dal leader dell’opposizione.
Consolidamento della democrazia
Le elezioni in Nigeria, considerati i tradizionali problemi delle democrazie africane oltre alla pressione esercitata sulle autorità dal gruppo jihadista denominato Boko Haram (la tornata doveva tenersi il 14 febbraio: è stata ritardata di 6 settimane per consentire all’esercito di riguadagnare terreno), sono state considerate quasi unanimemente un successo dagli analisti internazionali.
Dopo l’indipendenza dalla Gran Bretagna nel 1960, il paese ha subito diversi colpi di stato e, anche se quelle tenutesi nel 2011 sono state considerate un passo avanti (negli scontri tra fazioni avverse morirono 800 persone), la maggior parte delle elezioni sono state truccate o annullate dai militari (come nel 1993). Invece, l’ultimo voto ha dimostrato che in Nigeria la democrazia si sta consolidando: i cittadini sanno di poter rimuovere i propri governanti attraverso le urne.
Distensione bipartisan
In primis gli stessi candidati hanno fatto tutto il necessario per evitare tensioni e violenze: Goodluck Jonathan, conosciuto il verdetto delle urne (12,9 milioni di voti contro i 15,4 per Buhari), ha chiamato lo sfidante Muhammadu Buhari per congratularsi del risultato ottenuto.
“Avevo promesso elezioni libere ed eque: ho mantenuto la parola” ha detto l’ormai ex presidente prima di rilasciare un comunicato in cui aggiungeva: “ho ampliato gli spazi di democrazia dei cittadini di questo paese: spero di vedere supportata questa eredità”.
Buhari da pare sua ha dichiarato, rivolgendosi agli elettori, “nigeriani, avete vinto, avete dimostrato il vostro amore per questa nazione e la fede in questa democrazia”. L’effettivo passaggio di consegne avverrà il 29 maggio, alla conclusione del mandato di Jonathan definito da Buhari “un degno avversario”.
La prima volta dell’opposizione
La terza candidatura (dopo quelle del 2007 e del 2011) è stata quella buona per Buhari: l’ex generale tra l’altro era già stato presidente dal gennaio 1984 all’agosto del 1985, dopo un colpo di stato avvenuto nel 1983. La sua vittoria rappresenta il primo successo elettorale per l’APC (All Progressives Party); la Nigeria, sin dal 1999, è governata dal partito di centro destra PDP (People Democratic Party).
Buhari ha incontrato il favore dell’elettorato musulmano concentrato nel nord del paese, anche se ha tenuto nel sud cristiano. Tuttavia, ancor prima dei motivi religiosi, a pesare sulla sua elezione è stata la sua immagine di uomo forte: quello che ci vuole per contrastare Boko Haram, hanno pensato i nigeriani. Nello stato del Borno, la regione più colpita dalle crudeltà degli jihadisti (secondo Human Rights Watch hanno ucciso mille persone solo quest’anno), Buhari ha vinto con il 94%.