Guai in vista per il senatore di Area Popolare (Ncd e Udc) Carlo Giovanardi. La Giunta per le Immunità del Senato ha dato parere favorevole (con i sì di Pd e M5s) a procedere nei confronti dell’ex Pdl, come peraltro richiesto dalla procura di Ferrara. Il motivo? le dichiarazioni rilasciate due anni fa alla trasmissione radiofonica “La Zanzara” sul caso di Federico Aldrovandi. La palla, adesso, passa all’aula di Palazzo Madama, che dovrà concedere o meno l’autorizzazione.
“Non è sangue ma un cuscino”
“Ma quale sangue, è un cuscino” disse il senatore, riferendosi a una foto del ragazzo ucciso a Ferrara nel 2005 dopo un controllo di polizia, per la cui morte sono stati condannati in via definitiva a tre anni e sei mesi (con l’indulto pena ridotta a sei mesi) quattro poliziotti. La fotografia, scattata all’obitorio, era stata mostrata dalla madre, Patrizia Moretti, dopo che un sindacato di polizia, sotto le finestre del Comune di Ferrara dove lavora la donna, aveva espresso solidarietà agli agenti condannati.
“Non chiedo scusa”
“La giunta ha deciso in circa mezz’ora, in assenza di colleghi come Buemi, a Verona impegnato con l’antimafia, o D’Ascola, relatore del ddl anti corruzione. Io non potevo stare in giunta in quel momento, Buemi aveva chiesto la cortesia di poter intervenire sulla questione, invece il problema è stato risolto in mezz’ora con una maggioranza Pd-Movimento 5 Stelle, una maggioranza schierata. Questo in contrasto con un consolidato orientamento della giunta per quanto riguarda la possibilità di un parlamentare di parlare fuori dal parlamento di argomenti già trattati in parlamento, come nel mio caso che ne avevo già parlato nella doppia qualifica di ministro e parlamentare, rispondendo a interrogazioni” ha commentato a caldo il senatore a Repubblica.
“Quella foto è stata scattata 52 ore dopo la morte di Federico Aldrovandi – ha aggiunto il senatore – come documentato dal perito dei pubblici ministeri. Quello che emerge dietro di lui è un mix di sostanze, enfatizzate dal cuscino: quando un corpo viene tenuto sul tavolo dell’obitorio si sedimentano fluidi, materiale ematico, definibile in vari modi, accentuato dalla postura. Quella foto non c’entra niente con le cause della morte di Aldrovandi“.