L’approvazione del ddl anticorruzione al Senato è la notizia con cui aprono quasi tutti i giornali. Repubblica commenta: “E’ un passo in avanti ma serve di più”. La Stampa promuove il disegno di legge: “Comunque si voglia giudicarla (ancora troppo timida a sentire i grillini, esageratamente severa nell’opinione di alcuni ambienti industriali) segna un netto cambio di passo rispetto alla normativa vigente”.
Il Fatto Quotidiano attacca il governo, colpevole di aver detto il falso sull’occupazione: “79.000: i nuovi posti di lavoro annunciati dal ministro Poletti. Poi si scopre che erano quasi la metà e che la disoccupazione cresce 80 euro: dovevano portare miliardi di consumi. Non è andata così, ma intanto il premier si è preso mesi di prime pagine. 150.000: i precari della scuola assunti saranno, se va bene, 50mila in meno di quanti aveva promesso il presidente del Consiglio”. Libero stila un vademecum: “Come non farsi fregare dal nuovo 730 di Renzi. A chi conviene e a chi no la dichiarazione precompilata; che cosa bisogna fare per usufruirne; quali sono i tempi; come non perdere le detrazioni; la guida di un esperto per evitare le trappole”. Il Giornale se la prende con D’Alema: “Baffino perde le staffe. Non regge il vino. Le bottiglie vendute alla coop danno alla testa: l’ex premier invoca il Csm e minaccia querele”.